Caserma Baldassarre, la storia nel libro postumo di Borgatti

Un’opera rimasta incompiuta a causa della scomparsa del suo ideatore, che grazie al lavoro di persone che ne hanno riconosciuto l’importanza è stata non soltanto completata, ma anche pubblicata, tant’è che verrà presentata alle 11.30 di oggi nella caserma Baldassarre della città del coltello. Stiamo parlando di Maniago con le stellette, che Enio Borgatti, ex comandante della polizia locale, nonché assessore e consigliere comunale, aveva cominciato a comporre. Poi la morte, e la decisione dell’assessore alla cultura, Anna Olivetto, di portarla a compimento, assieme a un team di lavoro composto da personale della biblioteca.
«Si tratta di una pubblicazione di 46 pagine, corredate da una sessantina di immagini – ha detto Olivetto –. Il lavoro è stato iniziato da Borgatti, grande appassionato di storia locale, deceduto lo scorso anno. Il testo era rimasto incompleto: come assessorato, abbiamo ritenuto doveroso portarlo a termine».
«L’occasione propizia è arrivata con l’anniversario che la caserma Baldassarre festeggia in questi giorni, ossia il 60° dall’inaugurazione, avvenuta l’8 dicembre 1958 – ha aggiunto –. Il lavoro ripercorre momenti salienti vissuti dalle forze armate di stanza a Maniago, in particolare dal reggimento artiglieria corazzata e dal logistico Ariete: il momento dell’inaugurazione, la visita del presidente Antonio Segni, le catastrofi del Vajont e del terremoto, con l’esercito sempre presente, le missioni di pace all’estero, con la dolorosa perdita del caporale Gaetano Tuccillo, e i tanti momenti in cui la comunità maniaghese ha potuto apprezzare la vicinanza degli uomini in divisa, dal giro d’Italia al paraciclismo, alla marcia della Lega handicap».
Da ricordare che i componenti dell’Ariete dal 2004 sono cittadini onorari di Maniago. «Per suggellare ulteriormente il legame di amicizia e l’unione d’intenti tra istituzioni, cittadini e forze armate, apprezziamo questa pubblicazione, che ricorda il 60° dall’inaugurazione della Baldassarre – ha detto il sindaco Andrea Carli –. Maniago ha accolto dal 1958 a oggi uomini e donne da ogni parte d’Italia per prestare servizio nei reparti dell’esercito: molti hanno scelto di rimanere nella nostra città diventandone, con le famiglie, parte integrante, viva e attiva».
«Lo stretto rapporto che lega Maniago alla forza armata è il risultato di anni di interazioni che, nel segno delle istituzioni, del rispetto reciproco e dei valori, ha permesso di fare sinergia e cementare il rapporto tra cittadino e servitore dello Stato – ha detto il comandante della 132ª brigata corazzata Ariete, Angelo Michele Ristuccia –. Le pagine di questo libro ne tracciano in modo semplice e chiaro il percorso sino ai nostri giorni. Da parte mia, rinnovo l’impegno degli uomini e delle donne dell’Ariete nel mantenere questo splendido legame che ci unisce e permette di affrontare il futuro con la consapevolezza dell’affetto della gente che ci ospita e di cui ci sentiamo parte». —
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