Case di riposo, 17 positivi alla “Micoli Toscano” Castions torna nell’incubo
Torna il Covid alla casa di riposo Micoli Toscano di Castions di Zoppola: sono 17 gli anziani positivi, la maggior parte asintomatici, qualcuno con sintomi lievi (qualche linea di febbre e un po’ di raffreddore). Il direttore della struttura, Ludovico Cafaro, ha disposto la riapertura del reparto Venere, riservato agli ospiti positivi, individuato al secondo piano della residenza per anziani, dove durante la prima ondata della pandemia erano morte 18 persone. Oltre a un’area dedicata, sono state ulteriormente rafforzate le misure di prevenzione. Gli anziani sono tutti vaccinati, ma non con la terza dose «perché la somministrazione nelle case di riposo non è ancora iniziata» ha spiegato Cafaro.
«Non è stato possibile stabilire da dove è partito il contagio, abbiamo avuto qualche ospite che ha fatto su e giù dall’ospedale di Pordenone, ma come si fa a dire da dov’è nato? – ha sottolineato Cafaro –. Gli accessi per le visite sono stati realizzati seguendo rigidamente i protocolli, allo stesso modo in cui gli addetti delle ditte che entrano per ragioni lavorative devono dichiarare di essere vaccinati».
«Non siamo in grado di prevedere gli sviluppi – ha aggiunto il direttore –, quando succedono queste cose non si riesce mai ad avere la definizione di come nascono. Scoramento tra gli operatori? Sanno di lavorare in un contesto in cui ci può essere di tutto, siamo preparati per queste evenienze. Abbiamo capito, rispetto al passato, le modalità di trattamento. L’inchiesta, di cui non ho letto le carte ma i resoconti sui giornali, ha stabilito che secondo i magistrati abbiamo fatto anche di più di quello che si poteva, continueremo a fare anche ciò che potrebbe sembrare inutile». Il riferimento è all’inchiesta della procura di Pordenone per le 18 vittime della primavera 2020, che si è chiusa con un’archiviazione.
La casa di riposo di Castions era stata la più colpita dal coronavirus, nella primavera dello scorso anno. Una lunga serie di lutti, resi ancora più drammatici dall’impossibilità delle famiglie di stare accanto ai loro cari negli ultimi giorni di vita. Una situazione che si era protratta per diverse settimane e aveva portato la comunità a stringersi all’istituzione: al personale erano giunte numerose testimonianze di affetto. Dipendenti che, lo scorso Natale, erano stati premiati dalla Pro Pordenone per l’impegno profuso nel cercare di arginare le conseguenze del virus.
Nella residenza vivono 108 anziani, una delle quali attualmente ricoverata in una struttura dell’Azienda sanitaria Friuli occidentale. L’attenzione, dunque, alla casa di riposo Micoli Toscano è di nuovo massima. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto