Casarsa, libro e portale sulla storia dei Colussi

L’iniziativa è di un gruppo che porta uno dei cognomi più diffusi del comune. «Forniteci materiale sino a poco dopo la fine del secondo conflitto mondiale»

CASARSA. L’obiettivo è ambizioso: scrivere la storia della famiglia Colussi dalle sue origini ad oggi. Per farlo, un gruppo di Colussi ha deciso di avviare un’operazione importante, chiedendo aiuto a tutti coloro che possono contribuire: a 250 famiglie della città e dei paesi limitrofi è stata inviata una lettera con la richiesta di fornire materiale e informazioni.

«La famiglia Colussi – fanno sapere gli organizzatori – è tra le più antiche di Casarsa, con una serie innumerevole di ripartizioni dovute ai tanti eredi nati a cavallo tra l’Ottocento e il secolo scorso. Presenti in molte realtà politico-istituzionali (Ovidio e Claudio Colussi, già sindaci di Casarsa e Piero Colussi, consigliere regionale e attuale sovrintendente di Villa Manin), il nome dell’antico casato ritorna frequentemente in chiunque scorra l’elenco delle squadre sportive e dei sodalizi culturali. Anche Susanna, la mamma Pier Paolo Pasolini, era una Colussi, del ramo dei “Batistòn”, e il poeta riprese le gesta eroiche dell’avo Vincenzo, costruendo un’epica tutta familiare tra mito e realtà. Questi racconti, che facevano parte del patrimonio familiare dei Colussi, verrà ripreso ed elaborato dalla stessa Susanna».

Una rete che ormai si è allargata, tra diversi rami della famiglia tutti contraddistinti da un soprannome. Molti sono anche i Colussi che vivono all’estero e che hanno mantenuto stretti legami con territorio e familiari. Il gruppo di lavoro ha cominciato le ricerche consultando archivi pubblici e privati, biblioteche e altri fondi documentali in regione e fuori, trovando molte informazioni utili e poco conosciute, ricostruendo i legami delle diverse diramazioni in cui si è suddiviso il casato negli anni.

«Il piano del lavoro – proseguono – inizia con i primi documenti in cui compare il nome del nostro casato, attorno al 1380, e arriva sino ai giorni nostri. Tralasciando le informazioni contemporanee e ancora legate al presente, il gruppo di lavoro ha fissato il termine cronologico poco dopo la fine della seconda guerra mondiale».

Ora è necessario collegare le informazioni chiedendo collaborazione a tutti i Colussi: l’invito è consegnare ogni tipo di materiale (foto, documenti personali, atti notarili, contratti, ricordi) che possa essere utile per ricostruire le tappe salienti della storia, per stabilire origine, sviluppo delle famiglie, la storia di alcuni suoi rappresentanti e l’origine dei soprannomi.

Obiettivo: una pubblicazione con immagini e documenti, oltre che creare un portale per condividere on line questo patrimonio. Chiunque sia interessato a collaborare può fare riferimento alla biblioteca o al bar Agli amici di Corrado Colussi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto