CasaPound inaugura la sede di Pordenone ed è subito polemica

Oggi il movimento di estrema destra apre in città il “Ghibli” Rifondazione invita la popolazione a boicottare l’evento

PORDENONE. CasaPound sbarca in città con l’inaugurazione ufficiale della sede pordenonese del gruppo – il “Ghibli” – e basta questa notizia per riattizzare il fuoco delle polemiche (e delle tensioni) tra gli opposti politici della destra Tagliamento.

Nuova sede. Questo pomeriggio alle 16, in via Selvatico, il responsabile regionale del movimento di estrema destra Nicola Di Bortolo terrà a battesimo la struttura cittadina di CasaPound dalla quale cercare di sviluppare iniziative e progetti in tutta la provincia. Che per stessa ammissione del leader in Friuli Venezia Giulia si rifà, in pieno, ai concetti del fascismo sociale.

«Quello delle origini – precisa Di Bortolo – capace di lavorare sui sentimenti di solidarietà vera e di identità del popolo italiano. Non la deriva del fascismo degli anni ’30 che ha portato alle leggi razziali, all’accordo con la Germania nazista e al conflitto». Di Bortolo parla della necessità di «arginare il fenomeno migratorio, aiutando le persone a casa loro», ma non vuole essere tacciato di razzismo.

«É semplice buonsenso – spiega – perchè se non c’è lavoro per noi italiani, non vedo come lo Stato possa pensare di prendersi cura di decine di migliaia di disperati». Perchè per lui «l’allarme sociale è già alto» come dimostrano «le centinaia di furti e il dialagare delle baby gang in città» e l’immigrazione se non controllata «non fa altro che alimentare la criminalità nel nostro Paese».

Buonsenso – e non razzismo – per Di Bortolo è anche pensare di «dare la precedenza nell’assegnazione dei lavori socialmente utili agli italiani che pagano le tasse da generazioni», mentre per quanto riguarda il rapporto con la Lega Nord questo nasce semplicemente «per unione di intenti e di obiettivi», ma senza «alcun tipo ai apparentamento».

Rifondazione. Un arrivo, quello di CasaPound a Pordenone, che ha scatenato la controffensiva di Rifondazione comunista, per bocca di Michele Negro. «Invito tutta la popolazione a boicottare – ha detto – l’inaugurazione di un movimento xenofobo, razzista e che fa leva strumentalmente sulle paure della gente».

Negro, però, non si ferma qui e va oltre dicendosi preoccupato dalla mancata reazione delle altre forze politiche cittadine. «Il silenzio con cui si affronta questo problema – ha concluso – è disarmante. Non possiamo continuare a far finta che questi fenomeni di rinascita dei movimenti fascisti non esistano. CasaPound è parte di un preciso progetto di alcuni ambienti di destra che puntano “alla pancia” delle persone per creare un clima da allarme sociale e portare avanti le loro politiche discriminatorie e e di stampo totalitario».

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