Casa, mercato in altalena a Sacile: volano le residenze vip

Noto imprenditore di Godega sta ristrutturando una villa in viale Lacchin. Sempre sul mercato villa Poletti. Calano i prezzi di vendita, salgono gli affitti

SACILE. Sacile resta una méta ideale per gli imprenditori nel Nordest: che comprano casa. L’ultimo è Gino Dal Mas, un trevigiano che ha costruito un impero tra Godega Sant’Urbano, Sesto al Reghena e la Cina con le sue pellicole adesive al silicone.

Al civico 41 di viale Lacchin ha aperto il cantiere da qualche settimana per sistemare una villa neoclassica. Stima immobiliare? Un paio di milioni senza le finiture.

Capacità di attrazione. La capacità di attrazione, fatte le dovute proporzioni, appare simile al cosiddetto effetto Chiantishire in Toscana per i britannici: sono attirati dalle bellezze del territorio. Nel caso di Sacile l’attrazione è rappresentata da una città che ha molto da offrire, e non solo in termini di bellezza. Richieste arrivano dalla Bassa e dal Veneto: rampolli e patriarchi di dinastie imprenditoriali.

«Le richieste di abitazioni di pregio ci sono sempre state – osserva l’architetto Maria Grazia Gargan – Con la crisi forse la disponibilità di spesa si è fermata a 2 o 3 milioni di euro per tali residenze. Pordenone non ha questa attrattiva: Sacile è una bella città fuori dal tempo».

Sul mercato rimane villa Poletti, in viale Zancanaro: le gole profonde sussurrano una spesa di 1,5 milioni di euro, restauro escluso. Tornando al civico 41 di viale Lacchin, l’acquirente, titolare della spa Siliconature di Godega, nel 2015 ha aperto una nuova sede a Sesto al Reghena: tra i suoi clienti la Apple e 3M.

L’azienda produce film adesivi per vari settori, tra cui il biomedicale, l’automotive, l’edilizia e l’alimentare. La scelta sacilese appare conseguente a una logica “baricentrica” tra le realtà produttive.

L’andamento del mercato. Nei borsini immobiliari un dato emerge alla voce Sacile: il calo del prezzo medio di vendita delle abitazioni, che tra il luglio del 2015 e un mese fa ha registrato una diminuzione del 7.73 percento. Un dato da non sottovalutare, considerato il momento storico e il fatto che comunque la città sul Livenza è da sempre ai vertici, in ambito provinciale, per quanto riguarda le quotazioni di mercato.

Si tratta di una città cara dal punto di vista immobiliare. Il decremento rilevato nei dodici mesi (luglio 2015-luglio 2016) si allinea con l’andamento negativo locale delle quotazioni di mercato tra il 2014 e quest’anno. Si evidenzia nel sito web www.immobiliare.it: «Nel corso degli ultimi 24 mesi il prezzo medio di vendita all’interno del comune ha raggiunto il suo massimo nell’ottobre del 2014, con un valore di 1.362 euro al metro quadrato».

Ora siamo sui 1.214 euro di media per mq. Diventano 1.630 per un attico o mansarda, 1.236 per un appartamento, 1.134 per una casa indipendente, 1.178 per una villa standard e 1.198 per una villetta a schiera. Diverso il discorso per quanto riguarda gli immobili in affitto.

Sempre sul sito www.immobiliare.it leggiamo: «Negli ultimi due anni il valore medio più alto all’interno del comune è stato di 7.14 euro mensili al metro quadrato, rilevato lo scorso marzo. Il prezzo minimo, a dicembre del 2015: 5.67 euro mensili a mq». In pratica l’andamento degli affitti è inversamente proporzionale al prezzo di vendita degli immobili. Dal 2014 la curva dei prezzi degli affitti segna un rialzo.

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