Cartolina con ingiurie a esponente Pd
Spilimbergo, il gesto sarebbe da ricondurre alla posizione del partito in merito alla destinazione di palazzo La Loggia

SPILIMBERGO. Una cartolina che ritrae piazza Duomo vista da palazzo La Loggia e contenente una serie di ingiurie che svariano dal mondo biblico (“Caino”, “Giuda”) a quello animale (“sciacallo”, “cane”, “salamandra”, “serpente”, “aspide”, “vipera”, “anaconda”) è stata inviata da un mittente anonimo a un esponente del Partito democratico di Spilimbergo. Spedita l’11 ottobre, la cartolina è giunta ora al destinatario che, preferendo comunque l’anonimato, ha deciso di rendere noto l’accaduto, pubblicandone un’immagine sulla pagina Facebook del movimento politico. Come comunicato attraverso un post che accompagna l’immagine, pochi sarebbero i dubbi sui motivi che hanno spinto l’autore a compiere un gesto del genere: «Chissà perché quando la politica tocca certi temi, gli iscritti del Pd ricevono lettere o cartoline anonime, peraltro con luoghi davvero molto significativi», scrivono gli esponenti del Pd spilimberghese che, all’unica frase scritta sulla cartolina dal mittente (“Ho pregato per te”), rispondono, ironicamente: «Siamo ecumenici. Pregheremo anche noi per questa persona affinché la Santissima Trinità la illumini e gli conceda almeno il coraggio di apporre una firma, senza nascondersi dietro a inutili anonimati».
Si tratterebbe, secondo i dem, di uno strascico alla polemica innescata dallo stesso Pd rispetto alla decisione dell’amministrazione comunale di Spilimbergo di prorogare per altri 12 anni la concessione, in uso gratuito, al Gruppo giovani pittori spilimberghesi degli spazi riservati ad accogliere proprio a palazzo La Loggia la mostra permanente delle opere di proprietà del sodalizio presieduto da Cesare Serafino e le attività del sodalizio. A suscitare non poche perplessità nell’opposizione la scelta dell’esecutivo Francesconi di «garantire anzitempo al Gruppo giovani pittori spilimberghesi l’uso gratuito del fabbricato sino al 31 dicembre 2029, condizionando l’operato delle prossime tre amministrazioni comunali».
Non è la prima volta che il Pd punta il dito sulla gestione di palazzo La Loggia, ricevendo in cambio lettere anonime. Era già accaduto nell’estate di tre anni fa quando alcuni esponenti del circolo del Pd, rimarcando lo stato di incuria in cui versavano le opere di proprietà della Pro loco, donate alla città da artisti di fama nazionale (oggi raccolte in spazi consoni a palazzo Tadea) e allora relegate in uno sgabuzzino, avevano auspicato un intervento dell’amministrazione Francesconi, accusando il primo cittadino e l’allora assessore alla cultura di disimpegno nei confronti delle opere della Pro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video