Carbona, l’ex cava è in vendita C’è già un potenziale acquirente
San Vito, presentata un’offerta al commissario giudiziale nell’ambito della procedura concordataria Il piano definito col municipio di conversione dell’area in bacino nautico sportivo scadrà nel 2019

SAN VITO. L’ex cava nei pressi di Carbona è in vendita: l’avviso è stato pubblicato sui quotidiani locali e in alcuni siti web. La società che gestiva l’area, con il progetto di trasformarla in un bacino nautico, a ottobre ha aperto la procedura di concordato preventivo e, prima della fase di omologa, si deve procedere al tentativo di vendita. Nell’ambito della procedura concordataria è già stata presentata un’offerta al commissario giudiziale nominato per la società, Antonio Piccinini: un milione di euro per il compendio immobiliare, più 2 milioni 470 mila euro di nuova finanza. Sulla base di questa offerta si accettano ora offerte al rialzo.
Le offerte.
Si tratta di una procedura competitiva unitaria a presentare, da un lato, offerte migliorative per la vendita senza incanto degli immobili e, congiuntamente, la corresponsione di nuova finanza. Gli immobili sono in vendita al prezzo minimo di un milione di euro per i terreni, di superficie catastale pari a 509 mila 494 metri quadrati, sui quali insistono alcuni fabbricati fatiscenti. Si tratta di 5 lotti, dei quali 3 già oggetto del piano regolatore particolareggiato, rispetto al quale sono stati quasi completati. Ma l’offerta deve anche comprendere una nuova finanza per almeno 2 milioni 470 mila euro (con garanzie bancarie o reali). La nuova finanza ha la funzione di garantire ai creditori chirografari la percentuale minima di soddisfacimento dei crediti, il 20 per cento, secondo precise scadenze di versamento (rate a 4, 12 e 42 mesi). I partecipanti all’asta devono presentare somme uguali o superiori al prezzo dell’offerta immobiliare e di quello della nuova finanza, che corrispondono alla proposta già formulata da un offerente.
Le scadenze.
Le offerte in busta chiusa dovranno pervenire alla cancelleria fallimentare del tribunale di Pordenone entro le 11.30 del 1° settembre. L’apertura è il 5 settembre, alle 9.30. In caso di pluralità di offerte, mezz’ora dopo, salvo diversa comunicazione, verrà indetta la gara d’asta (al rialzo), con redazione della graduatoria definitiva. Se resterà la sola offerta già presentata, si procederà alla vendita. Dopo una serie di passaggi, il 1° dicembre è prevista la stipula dell’atto notarile di cessione del compendio immobiliare definitivamente aggiudicato. Avviso e perizia, firmata il 22 giugno dal tecnico della procedura Paolo Berti, sono consultabili sul sito www. fallimentipordenone.it.
Il futuro.
La società Cave Ponte della regina ha aperto la procedura di concordato per la situazione di indebitamento che si è determinata, come fatto presente dal commissario, soprattutto per la vicenda giudiziaria che l’ha vista contrapporsi alla Regione. Il progetto di riconversione in bacino nautico era stato stoppato – da febbraio 2008 a ottobre 2015 – dalla Regione, che nel frattempo ha perso contro la società in due gradi di giudizio. Nonostante la vittoria nei tribunali, la società – per quello che può sembrare un paradosso, considerando che i giudici le hanno dato ragione – ha però dovuto fare i conti per quanto si era impegnata nel maxi progetto che aveva iniziato, ma non potuto ultimare. Da qui la procedura di concordato, nel mezzo della quale c’è la vendita dei beni. L’adunanza dei creditori è stata spostata il 26 settembre per permettere la procedura di vendita. A seguire, è prevista l’omologa del concordato. E il vecchio progetto? La convenzione con il Comune per portarlo avanti fu sottoscritto il 7 febbraio 2006, dunque sono passati i 10 anni entro il quale completarlo: ma, in base ad approfondimenti sulla normativa, una proroga di 3 anni estenderebbe il piano sino a febbraio 2019. Starà al futuro acquirente dell’area concordare con il Comune di San Vito i piani sulla stessa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video