Caramelle poco gradite e la “Befana” si offende

Polemica a margine del tradizionale evento epifanico a Pertegada. Gli organizzatori: «I bimbi hanno gettato per terra i dolci, nel 2019 solo carbone»

LATISANA. Centinaia di caramelle gettate. Buttate via, ancora incartate. Un gesto di disprezzo per un omaggio ricevuto pochi minuti prima. Ma anche un’offesa al lavoro e all’impegno economico dei tanti volontari che organizzano la suggestiva Foghera che a Pertegada brucia sulle acque del Tagliamento e che ogni anno pensano anche ai bambini, preparando centinaia di sacchettini di caramelle che poi la Befana dona al pubblico dei più piccoli.

Settecento sacchetti per l’edizione 2018, preparati nelle ore libere, anche di notte, dai volontari. Doni andati letteralmente a ruba durante la manifestazione, il cui contenuto poi è stato gettato a terra, in piazza Santo Spirito e lungo via del Molo e le sue laterali. Sabato mattina lo spettacolo che si è presentato ai pertegadesi, con la strada lastricata di caramelle, ha indignato un’intera comunità.

Abbiamo chiesto alla presidente dell’associazione Amici della Foghera tal Timent, Annamaria Galasso un commento a tanto disprezzo e lei si è fatta portavoce dell’amarezza provata da tutto il gruppo dei volontari della Foghera.

«Siamo davvero delusi e amareggiati da questo gesto di disprezzo e penso che dalla prossima edizione ci saranno dei cambiamenti. Spiace solo che della maleducazione di alcuni debbano pagare tutti – commenta la presidente dell’associazione – si tratta anche di un impegno economico, quest’anno vicino ai mille euro per comprare comunque dei prodotti di qualità.

E non possiamo accettare che poi ci sia chi butta tutto per strada. Certo non siamo obbligati a preparare i pacchetti di caramelle – aggiunge la presidente dell’associazione che da trent’anni organizza la Foghera –, ma lo facciamo volentieri perché pensiamo che l’Epifania sia soprattutto la festa dei bambini. Ma sabato mattina ci veniva davvero da piangere a vedere tutto buttato a terra, ancora confezionato».

La questione inevitabilmente è rimbalzata anche sui social dove la condanna è totale davanti a tanta maleducazione e ingratitudine e ovviamente destinatari dei commenti non sono tanto i bambini, quanto piuttosto i loro genitori che evidentemente non insegnano il rispetto delle cose, del lavoro dei volontari e soprattutto del denaro altrui.

C’è chi racconta di aver ripreso i bambini che gettavano le caramelle e di essere stato zittito dai genitori. E chi scrive di aver sentito i genitori dire «non la vuoi? Buttala».

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