Caporale a capo del distretto sanitario: «Capisco i dubbi, ma ho i titoli per farlo»

Il direttore risponde a medici e infermieri sulla nomina. «Master in management della sanità e iscrizione all’albo» 

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Non vuole essere considerato un commissario. Denis Caporale, dal 1° febbraio direttore facente funzione del Distretto sanitario udinese, non vuole neppure passare per tappabuchi. E fornisce una versione dei fatti del perché Regione e Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (di cui Caporale è direttore sanitario) hanno voluto lui a guidare in questa fase il più importante – per numero di utenti – distretto del Fvg.

«Da Udine partirà la riorganizzazione dei distretti sanitari, con l’obiettivo di arrivare a una piena attuazione delle misure previste dalla legge di riforma regionale della sanità del 2019. L’obiettivo – spiega il dirigente – è riorganizzare le funzioni distrettuali, per arrivare alla piena integrazione socio-sanitaria: il sistema ha la necessità di fornire risposte alle esigenze di salute degli utenti, che sono cambiate nel tempo». Per fare alcuni esempi di quello che definisce «restyling organizzativo», Caporale cita «l’Asp La Quiete, le case di riposo, il sistema della disabilità, che andranno integrati con i servizi del distretto, così come l’area del materno-infantile, che andrà rimpolpata. In questo processo coinvolgeremo tutti i portatori d’interesse, dai medici di base alle figure che già operano a contatto con i distretti». La nomina di Caporale alla guida del distretto non ha mancato di sollevare polemiche, nelle scorse settimane (in particolare da Honsell di Open Fvg e Meloni del Partito democratico) e anche negli ultimi giorni, quando a prendere posizione in maniera piuttosto netta sono stati il coordinamento degli ordini degli infermieri del Fvg e il presidente dell’Ordine dei medici di Udine, Gian Luigi Tiberio.

Tanto gli infermieri quanto i medici hanno sollevato dubbi sul curriculum di Caporale, laureato in giurisprudenza. «Ricordo tuttavia – risponde il diretto interessato – che sono iscritto nell’elenco regionale dei direttori generali e che ho conseguito un master in Economia e management della Sanità all’università Cà Foscari. E che peraltro proprio la legge regionale 22 del 2019 stabilisce che il direttore sanitario dell’Azienda ha il compito pure di coordinare i distretti. Ritengo tuttavia comprensibili le prese di posizione degli ordini e come è normale ciascuno spinge per la propria categoria: è facile prevedere che il futuro direttore possa essere una figura sanitaria».

Un interim “pesante” quello di Caporale avrà comunque una durata limitata al periodo “necessario a riorganizzare le funzioni distrettuali”. Poi sarà pubblicato il bando per l’individuazione della figura che dovrà assumere l’incarico di direttore del Distretto di Udine, fino allo scorso 31 gennaio ricoperto da Luigi Canciani, nel frattempo andato in pensione. —

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