Canterin lascia l’ospedale, la Cardiologia nel limbo

SACILE. Dimissioni ufficiali del capo della cardiologia riabilitativa di Sacile: Francesco Antonini Canterin ha detto addio all’Aas5 dopo un semestre di aspettativa.
È l’atto definitivo che chiude un capitolo gestionale di successo, con grandi numeri di assistiti e risultati terapeutici dell’équipe in via Etoreo che coordina l’area dedicata al Cro. Per ora, Antonini Canterin è primario del cardio-dipartimento dell’ospedale di Motta di Livenza e Mario Valente è il responsabile reggente della cardio-riabilitazione in via Ettoreo.
Il futuro per il dipartimento liventino? Scelte politiche da indovinare dopo le elezioni regionali il 29 aprile. Al momento non c’è stata la nomina di un successore di Antonini Canterin. Il Veneto ha “scippato” alla sanità friulana il cardiologo dell’ex ospedale di Sacile che era arrivato nel 2011: quando erano 11 mila le prestazioni nel reparto cardio-riabilitativo in via Ettoreo e sono state 21 mila nel 2016-2017.
Il dottore Antonini Canterin ha assicurato la gestione in continuità fino all’estate 2017 e lascia un’eredità importante. Nel piano di riforma 2015 della sanità a Sacile si legge chiaramente che è declassato a struttura intermedia territoriale, l’ex ospedale in via Ettoreo: l’ha ricordato nel convegno 2018 Renato Battiston presidente degli Amici del cuore. L’associazione è pronta a donare nuove attrezzature al parco-macchine della cardiologia riabilitativa liventina e non si sbilancia.
Tirano fuori le unghie invece i Comitati No-tagli con Luigi Zoccolan e il M5s. «I programmi elettorali a Sacile per la sanità sono poveri nel centrodestra – ha detto Luigi Zoccolan portavoce dei Comitati con il consigliere Gianfranco Zuzzi –. Escludono dalla sede della Struttura intermedia complessale le funzioni fortemente richieste dai 50 mila utenti nel Distretto ovest: il ripristino del pronto soccorso, la medicina a bassa e media intensitàe e Day surgery. Il Modello Sacile che va bene al centrodestra e centrosinistra è quello impoverito».
Il timore è quello dell’aggregazione del polo riabilitativo cardiologico Day hospital a Pordenone, nel futuro ospedale in costruzione.
«La Lega ha sempre denunciato lo svilimento dell’ospedale di Sacile da parte della giunta regionale Serracchiani – dice l’onorevole Vannia Gava –. Ha prodotto una disastrosa riforma che ha tolto i servizi ai cittadini anche a Sacile: sarà completamente rivista». Il programma elettorale targato Lega? «Riqualificare gli ospedali messi in difficoltà dalla riforma secondo il modello Veneto – ha concluso Gava –. Vogliamo la riqualificazione dell’ospedale a Sacile: con tutti i servizi che stati tagliati».
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