Cansiglio, festa ambientalista contro la vendita del S. Marco
CANEVA. Festa ambientalista domani alle malghe di Palantina per il trentesimo anniversario della marcia che si rinnova per tutelare Cansiglio e Alpago. Si parte dal villaggio cimbro di Pian Canaie...
CANEVA. Festa ambientalista domani alle malghe di Palantina per il trentesimo anniversario della marcia che si rinnova per tutelare Cansiglio e Alpago. Si parte dal villaggio cimbro di Pian Canaie per salire alla casera Palantina, bruciata da anonimi alcuni anni fa. L’attenzione degli ambientalisti, dal 1988, è più viva che mai per impedire in Alpago, sotto il massiccio del Cavallo, la costruzione di piste da sci che comprometterebbero una natura ancora intatta.
Dopo il pranzo al sacco gli escursionisti delle tante sigle del mondo ambientalista si recheranno in Cansiglio, fino all’ex albergo San Marco. La giunta veneta, guidata da Luca Zaia, ha ormai indetto quattro aste per alienare il vecchio albergo, ora in rovina. Andate deserte, la giunta Zaia doveva dire in questi giorni se intende ricorrere alla trattativa privata per vendere l’immobile. Per ora non si sa nulla. Gli ambientalisti ritengono che la vendita del San Marco sarebbe il primo passo per poi alienare gli altri beni demaniali del Cansiglio aprendo così le porte alla speculazione.
«Riteniamo che l’ostinazione del Veneto nel voler vendere l’albergo San Marco – dice Michele Boato, presidente dell’Ecoistituto Alex Langer – copra un disegno più vasto, destinato a cambiare radicalmente la gestione del Cansiglio. Il San Marco potrebbe essere dato in concessione per novantanove anni. Un’azienda è disponibile a rilevarlo. La vendita del San Marco da parte della regione – conclude Boato – renderà possibili altre alienazioni di strutture del Cansiglio: agriturismi, campo da golf, aziende zootecniche, pascoli, locali pubblici quali il Sant’Osvaldo, bar Bianco e Vallorch».
La manifestazione di domenica serve anche per mobilitare gli ambientalisti in vista della possibile ripresa dello sciopero della fame davanti la sede regionale di Venezia, per scongiurare la vendita del “San Marco”. Da segnalare che dopo l’ultima manifestazione del 24 settembre, il 1º ottobre un incendio ha danneggiato tetto e interni del rifugio Vallorch. Un atto che si aggiunge alle tante intimidazioni contro gli ambientalisti: durante la prima dimostrazione vennero tagliate 40 gomme e distrutte tre auto dei manifestanti. Successivamente, ignoti hanno svitato i bulloni alle ruote dell’auto di uno dei leader del movimento, impegnato a impedire la caccia in Cansiglio.
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