Canoa San Giorgio in festa 50 anni sulla cresta dell’onda

Oggi appuntamento con gli atleti che hanno fatto grande la società sportiva Dalle prime gare sul fiume alla struttura attuale con 180 atleti e 360 soci 

SAN GIORGIO DI NOGARO. La Società Canoa San Giorgio compie cinquant’anni e chiama a raccolta dirigenti, atleti e soci che, dal Dopolavoro Ferroviario alla attuale compagine, hanno fatto grande la Canoa San Giorgio, per festeggiare insieme la ricorrenza. Si troveranno questa sera dalle 19 nella sede di via Famula e ad accoglierli saranno il presidente Massimo Beggiato e Adelfi Scaini, consigliere nazionale Federcanoa Fick e uno degli uomini simbolo di questa società.

Sono i componenti del direttivo che diedero vita a quella straordinaria avventura iniziata l’8 giugno 1968 quando la Fic ha accolto la domanda di affiliazione erano Walter Toccacieli, Cesarino Scapinello, Roberto Ietri, Silvano Indri, Paolo Scolz e Romano Ravidà.

La storia della Canoa San Giorgio nasce in realtà nel 1957, quando il sangiorgino Roberto Ietri, appena entrato nell’organico delle Ferrovie dello Stato nel compartimento di Trieste, inizia remare per il Dopolavoro Ferroviario di Trieste vincendo numerosi titoli italiani. Ritornato a San Giorgio di Nogaro, prende corpo l’idea di fondare qui una sezione canottaggio in seno al Dopolavoro Ferroviario. Inizia a verificare la possibilità di concretizzare l’idea e prospettandola al funzionario Armando Matteini (siamo nel 1965).

Dopo un sopralluogo sul fiume Corno, Matteini aderisce al progetto. Si ottiene una concessione demaniale nell’area del fiume vicina alla chiesa di Porto Nogaro e si iniziano i lavori di una struttura, ma il parroco di allora, indignato per la presenza di giovani in pantaloncini ridotti, fa bloccare i lavori e le due canoe avute a prestito dal Dlf di Trieste vengono ospitate prima da una famiglia del luogo e poi nei capannoni dell’impresa Taverna e quindi nella caserma del Genio pontieri.

Intanto si ottiene una concessione per l’uso di un’area nel porto vecchio, dove viene montato un capannone per il ricovero delle imbarcazioni, che viene abbandonato nel 1987 per il trasferimento nella nuova sede. Durante questo periodo nasce il sodalizio con l’elezione del direttivo del Dlf di San Giorgio (siamo nel 1964) che di fatto pone le basi per la nascita del canottaggio in provincia di Udine: tra quei nomi quello di Oreste e Silvano Indri e di Walter Toccacieli.

La domanda della neonata Società di canottaggio alla affiliazione alla Fic (Federazione italiana canottaggio) viene presentata da Oreste Indri il 16 maggio 1968: tra i documenti allegati si elencano le imbarcazioni in possesso, una jole da quattro vogatori (Intrepida), una jole da mare per quattro vogatori (Corno). L’8 giugno la Fic comunica l’accoglimento dell’affiliazione. Da li inizia l’avventura che ha portato gli atleti di questa Società sui podi più alti al mondo oltrechè a rappresentare l’Italia nelle competizioni internazionali.

Nel 1987 è stata inaugurata la nuova sede di via Famula a Villanova. Oggi la Canoa San Giorgio conta 180 atleti e 360 soci e viene presa ad esempio per la politica economica a bassi costi e per l’enorme mole di volontariato che la supporta. Per implementare le entrate nel 2000 realizza 80 posti barca per i soci, consci che ci sono sempre meno sponsor a sostenere le attività sportive.

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