Caneva, sciopero della fame per salvare il Cansiglio

Gli ambientalisti mobilitati per dire no alla vendita del San Marco. La protesta finirà domenica 17

CANEVA. È iniziato lo sciopero della fame degli ecologisti per salvaguardare in tutti i modi, pacifici, la foresta del Cansiglio.

La manifestazione prevede che gruppi di diversi dimostranti digiunino a staffetta, un giorno per gruppo, a Venezia in Campo San Tomà, nei pressi della sede della giunta della Regione Veneto.

La giunta veneta, guidata dal governatore Luca Zaia, vuole indire una quarta gara per alienare in Pian Cansiglio, con un probabile ribasso d’asta, il vecchio albergo San Marco, ora in rovina.

Gli ambientalisti ritengono che quello sia il primo passo per poi vendere gli altri beni demaniali del Cansiglio aprendo così le porte alla speculazione e, assieme alle manifestazioni di protesta, hanno indetto lo sciopero della fame che durerà fino a domenica 17 settembre.

Dando l’esempio hanno iniziato per primi a digiunare Toio de Savorgnani di Mountain wilderness e Michele Boatro dell’Ecoistituto veneto anche in rappresentanza di Wwf, Legambiente e Lipu. Con loro si alterneranno decine di manifestanti provenienti da tutto il Triveneto.

«Riteniamo che l’ostinazione della Regione Veneto nel voler vendere l’albergo San Marco – afferma Michele Boato, presidente dell’Ecoistituto del Veneto intitolato ad Alex Langer – copra un disegno più vasto, destinato a cambiare radicalmente la gestione del Cansiglio.

Se il San Marco verrà effettivamente venduto, invece che essere dato in concessione, costituirà un precedente per rendere possibili altre alienazioni di strutture regionali del Cansiglio: campo da golf, aziende zootecniche, pascoli e altri locali pubblici quali il Sant’Osvaldo, il bar Bianco, Callorch e anche gli agriturismi».

Mentre noi scioperiamo davanti alla Regione Veneto, altri ambientalisti – continua Boato – formeranno presidi in Cansiglio, davanti al rifugio Sant’Osvaldo, che corre il pericolo di essere messo in vendita.

Quanto all’albergo San Marco – conclude Michele Boato – per l’ennesima volta ripeto a nome di tutto il movimento ecologista che la ditta internazionale di ristorazione Quick light food, da due anni ha proposto di ristrutturare, a proprie spese, quella struttura ricettiva, in cambio di una concessione in comodato o affitto contenuto della stessa, per un tempo prolungato. Poi il San Marco tornerebbe alla regione Veneto».

Lo sciopero della fame terminerà domenica 17 settembre in Cansiglio a Vallorch, con una festa ambientalista.

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