Campo Marzio torna a nuova vita Dal 2 maggio apre una pizzeria

la novità
La pizza verace di “Dodo” rilancia Campo Marzio: 90 posti a tavola e su la saracinesca il 2 maggio, dopo due anni di stop alla ristorazione.
«La pizza napoletana “firmata” Antonio Trotta ci darà una mano per rianimare il Campo – dice Barbara Dal Bo, gestisce un bar –. È un angolo storico di Sacile che merita il rilancio».
Da un paio di anni Campo Marzio registra la crisi del commercio: chiuso un ristorante, vetrine vuote, facciate transennate e palazzo Ettoreo con le erbacce. Nel 2019 sono due le aperture: prima di “Dodo” il taglio del nastro è stato per “Kona 3”. È il nuovo negozio di Alex e Sara Trevisan, sportivi da sempre e da diversi anni appassionati di triathlon, la specialità che incardina le offerte della nuova vetrina. «Campo Marzio è una zona poco frequentata anche nel mercato settimanale – ha riscontrato Arone Silvestri del Comitato ambulanti –. Va potenziata per dare un valore aggiunto al commercio nell’intera città».
Nel 2016 il Comune aveva pubblicato l’avviso per le manifestazioni di interesse e le proposte di contratti di investitori privati a palazzo Ettoreo: un modo per rilanciare il Campo. Imprenditori russi non se ne sono visti, nella piazza dove anche il mercato settimanale conta meno banchi. Poi l’ex ristorante “Giardino della Serenissima” ha chiuso: il titolare ha traslocato a Maron di Brugnera. «Una decisione necessaria dopo dieci anni di attività: perché Sacile mi stava stretta – aveva dichiarato il titolare del “Giardino della Serenissima” –. Nel 2016 abbiamo traslocato a Maron: i nostri clienti, anche veneziani, ci hanno seguito. Dispiace dirlo, ma a Sacile le scelte gestionali su eventi e organizzazione del commercio hanno tagliato fuori Campo Marzio. Due anni fa abbiamo cominciato le ricerca per trovare una piazza alternativa».
Il titolare del ristorante precedente ci ha messo una pietra sopra. «Da quando è stato spostato il mercato del giovedì, l’attività ha subito un danno irreversibile. Il Campo è diventato irraggiungibile. Quindi servono delle scelte illuminate per valorizzare la bella Sacile». —
C.B.
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