Campionaria nella storia: «Ma la Fiera ha un futuro»

Rappresentanti delle istituzioni e imprenditori all’evento alle scuole Gabelli. Il ringraziamento di Cardin a «chi 67 anni fa diede una vetrina al territorio»
GABELLI; CONVEGNO ENTE FIERA
GABELLI; CONVEGNO ENTE FIERA

PORDENONE. Lo scenario è lo stesso di 67 anni fa, il quadro generale diverso, anche se è pur vero che oggi come allora c’è l’esigenza di un rilancio generale dell’economia.

Ricordare il passato, ripartire dal passato – magari anche con un giustificato sentimento di nostalgia –, per proiettarsi con determinazione nel futuro: Pordenone Fiere riparte da se stessa, con un evento che ha riunito nelle scuole Gabelli istituzioni, imprenditori che ne sostengono da decenni l’attività e tutti quelli che sono ancora convinti dell’essenzialità degli enti fieristici.

“Campionaria since 1947”: questo il titolo dell’evento pensato per celebrare quanto accadde 67 anni fa e quello che produsse per l’intero territorio, slanciandosi in questo modo verso nuove e ancora più impegnative sfide.

Tra il 6 e il 14 settembre 1947 l’istituto di via Trieste ospitò la prima Campionaria, la prima fiera di Pordenone. Si usciva dalla seconda guerra mondiale, e furono proprio alcuni amici reduci dal fronte – e in qualche caso anche dai campi di concentramento – ad avere l’idea, che risultò subito vincente.

E oggi? Possono oggi le fieri recitare ancora un ruolo di supporto al tessuto produttivo? Per analizzare il concetto e le reali possibilità del settore è stato realizzato un convegno nel quale sono stati portati contributi diversi, tesi tutti a sostenere il ruolo ancor oggi essenziale delle fiere.

La Campionaria è ormai un ricordo, superata da nuove forme di commercializzazione che ne hanno vanificato i vantaggi un tempo indiscutibili, ma non per questo il territorio può fare a meno di Pordenone Fiere: questo il senso degli interventi, assemblati in un video proiettato prima dell’inizio del convegno, di diversi imprenditori che da molti anni affiancano l’ente presieduto da Alvaro Cardin.

Il presidente ha ricordato come siano ancora molti gli appuntamenti importanti prima della scadenza del consiglio d’amministrazione (a metà 2015) e ha voluto ringraziare «chi 67 anni fa ebbe l’intelligenza di comprendere che la città e il territorio avevano bisogno di una vetrina come la Campionaria».

Quindi Cardin ha offerto alla platea il suo concetto di fiera moderna. «Unire le capacità relazionali dell’essere umano – ha detto – e le prerogative tecnologiche rappresenta il punto di arrivo. Un traguardo che si raggiunge anche studiando forme di comunicazione sempre più moderne, pur se rimane fondamentale tenere ben saldi nel cuore e nella mente l’esempio e il coraggio di chi, 67 anni, credette in qualcosa di innovativo. Questi benefattori di Pordenone sono ancora qui in mezzo a noi perché il loro ricordo vive in ogni angolo della città».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto