In cammino da Fontanafredda a Dignano per ricordare Nadia Orlando: «Insieme contro la violenza di genere»

La la ventenne uccisa dal fidanzato 8 anni fa ricordata davanti alla panchina rossa: «Qui per le donne uccise»

Maristella Cescutti
Un momento della cerimonia con i genitori della giovane
Un momento della cerimonia con i genitori della giovane

«La camminata per la vita rappresenta molto più di un’iniziativa sportiva o solidale: è un forte messaggio di unità, di impegno civile e di responsabilità collettiva. Camminare insieme, tappa dopo tappa, significa ribadire che nella nostra comunità non c’è spazio per la violenza di genere e che la memoria delle vittime deve tradursi in azioni concrete per prevenirla» così inizia il messaggio del presidente del consiglio regionale Mauro Bordin fatto pervenire lunedì a Dignano al via della seconda edizione della cammino itinerante per ricordare (tra le provincie di Udine e Pordenone a cui si aggiungeranno Gorizia e Conegliano) le vittime di femminicidio Nadia Orlando, Lisa Puzzoli, Touria Errebaibi fra Dignano, Basiliano e Pordenone. L’iniziativa promossa dal gruppo spontaneo “Chei del Moss”, composto da soli uomini con l’asinello Fendi come mascotte, è partita lunedì da Fontanafredda.

La foto di Nadia Orlando vicino a tre piccole panchine e a un paio di scarpe rosse
La foto di Nadia Orlando vicino a tre piccole panchine e a un paio di scarpe rosse

Destinazione Dignano dove c’è stata la commemorazione di Nadia Orlando la ventenne uccisa dal fidanzato 8 anni fa. In piazza Plebiscito a Dignano si è svolta la cerimonia davanti alla panchina rossa sulla quale è stata aggiunta una targhetta in ricordo della giovane. Un pubblico attento e commosso ha seguito i vari interventi, le maglie gialle di Chei dal Moss spiccavano assieme alla presenza, per solidarietà, del gruppo di Udine di motociclisti Punishers.

I genitori di Nadia, Andrea e Antonella, chiusi nella dignità del loro dolore avrebbero voluto abbracciare ad uno ad uno tutti i presenti, così anche la mamma Mariella Zanier e il papà Maurizio di Lisa Puzzoli. Le loro parole, poche, pesanti come macigni, con vicino la figlia di Lisa, che loro hanno cresciuto da quando la loro, di figlia, fu uccisa 13 anni fa. Omar Orlando, vicesindaco di Dignano, ha puntato la sua riflessione sull’indifferenza della nostra società verso il problema della violenza sulle donne.

«Credo che sia purtroppo vero questo, che solo quando accade nei nostri piccoli paesi e a persone che conosciamo da sempre, allora ci rendiamo conto che può succedere a chiunque e quindi ci sentiamo vulnerabili». Corinna Mestroni presidente del Centro Risorsa Donna, in rappresentanza della commissione Pari Opportunità della Regione Crpo, ha detto che: «fare propria la cultura del rispetto e dell’educazione è la vera base della non violenza.

La discriminazione di genere dovrebbe essere una presa di coscienza di tutta la comunità». Wanes Granzotto, referente del gruppo Chei del Moss ha poi aggiunto: «Camminiamo per tutte le donne che, come Nadia, hanno perso la vita per aver semplicemente voluto vivere libere». «Siete il faro di tutti noi» ha concluso l’assessore di Dignano Rachele Orlando rivolgendosi ai genitori di Nadia e ringraziando tutti coloro che hanno lavorato a questa iniziativa sostenuta anche dal Consiglio regionale. 

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