Camionista trovato morto nella cabina del suo Tir

L’allarme è scattato, ieri mattina, poco prima delle 10. Un autotrasportatore di nazionalità polacca non rispondeva al cellulare ormai da un paio di giorni. L’Ambasciata della Polonia, in stretto contatto con i familiari, ha immediatamente allertato le autorità del nostro Paese: così, è scattata la ricerca del mezzo pesante e dell’autotrasportatore che era diretto in Italia.
E i controlli hanno dato esito positivo con la tragica scoperta. L’uomo è stato trovato morto all’interno della cabina del suo Tir, parcheggiato in posizione isolata nel piazzale accanto alla stazione confinaria nel compendio dell’autoporto della Sdag, a Sant’Andrea.
Le portiere erano regolarmente chiuse e, con ogni probabilità, il camionista ha passato la notte all’interno. Immediatamente sono intervenute sul posto diverse pattuglie della Polizia di Stato, oltre ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118. Ai pompieri è toccato il compito di forzare la portiera del mezzo pesante per avere accesso alla cabina. E, all’interno, c’era il corpo ormai privo di vita del camionista. Il personale medico e infermieristico non ha potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso.
Le cause della morte sono, adesso, al vaglio degli inquirenti. E, formalmente, non viene esclusa nessuna ipotesi, salvo aggiungere qualche particolare importante che sembra indirizzare la soluzione del “giallo” verso la morte per cause naturali.
«La dinamica è in fase di accertamento - fa sapere l’ufficio di gabinetto della Questura -. Al momento, non ci sono elementi tali che facciano pensare all’intervento di terze persone. Il corpo privo di vita era nella cabina con le porte chiuse dall’interno: nessun segno di forzatura, niente che lasci sospettare l’intervento di qualcun altro».
All’interno, nessuna traccia di sangue, nessun segno di colluttazione, nulla di particolare o inquietante. «Fondamentale sarà l’ispezione cadaverica effettuata dal medico legale nelle prossime ore. Soltanto allòra si capirà con certezza la causa del decesso», fa sapere la Polizia. Non solo. Si riuscirà anche a collocare temporalmente il decesso perché potrebbe essere che il corpo privo di vita del cinquantenne fosse all’interno della cabina anche da un paio di giorni.
Gli inquirenti non hanno fornito né le generalità, né le iniziali dell’autotrasportatore. Si sa soltanto che è di nazionalità polacca, sulla cinquantina e guidava un mezzo pesante con targa tedesca. Non si sa nemmeno cosa trasportasse mentre è sicuro che era giunto all’autoporto goriziano per effettuare le routinarie e obbligatorie operazioni doganali.
Il personale della Sdag ha collaborato subito con le forze dell’ordine, cercando di agevolare al meglio il lavoro degli inquirenti, dei vigili del fuoco e del personale sanitario. Informato dei fatti anche l’amministratore unico della società di gestione dell’autoporto, Giuliano Grendene che manifesta cordoglio ai familiari del camionista. —
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