Camion riparte ciclista muore «Non poteva essere visto»
Il camion della Daf era fermo al semaforo, all’incrocio fra via Montereale e via Pioneri del volo. Al volante Fabio Pecile, 49 anni, udinese. Un ciclista di 73 anni, Domenico Daneluz di Fontanafredda, lo affiancò da destra e rimase schiacciato dalle ruote del camion, il 19 febbraio 2015. Ieri, al processo che vede Pecile imputato di omicidio colposo, l’ingegnere forense Ciro Ciotola, consulente della difesa, ha illustrato le conclusioni alle quali è giunto incrociando i dati di cronotachigrafo e immagini di una telecamera: il ciclista è arrivato due secondi prima della ripartenza del camion al verde e l’urto non è avvenuto con la cabina del guidatore, ma subito dopo il primo asse. «L’arrivo del ciclista così repentino, unitamente al sorpasso da destra, circostanza quest’ultima riconosciuta anche dal ct del pm – ha sintetizzato l’avvocato Giovanni De Nardo del foro di Udine – ha reso imprevedibile la manovra, di fatto esentando il mio assistito da profili di responsabilità penale». La sentenza è attesa il 24 ottobre. —
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