Cambio al vertice del Centro studi Pasolini: Spadotto subentra a Colussi

CASARSA. Piero Colussi non è più il presidente del centro studi Pasolini di Casarsa. Al vertice dal 2017, a fine mandato, Colussi avrebbe potuto essere confermato o sostituito. La Regione ha scelto la seconda opzione, nominando al suo posto Fabrizio Spadotto, funzionario dell’assessorato Fvg alla cultura.
A Casarsa, la decisione di non confermare il rodato esponente del panorama politico e culturale pordenonese è giunta venerdì scorso, 19 giugno, con una lettera del governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga. L’ufficialità è di martedì 23, giornata in cui si è tenuta l’assemblea di bilancio del centro studi, con soci Comune di Casarsa, Regione Fvg, Filogica friulana, Università di Udine e Cinemazero, soci sin dalla fondazione avvenuta nel 1995.
Un centro studi nato per volontà del Comune di Casarsa, ma soprattutto della Provincia di Pordenone, che acquistò la casa di Pasolini e acquisì il materiale. Nel 2004 è entrata la Regione Fvg, anche per garantire al centro - in continua e costante espansione - i finanziamenti.
Nel momento in cui, due anni fa, la Provincia di Pordenone ha cessato di esistere, il timone è passato alla Regione, che si è trovata con la possibilità di due nomine ed è il dominus della situazione.
«Sono rimasto sorpreso e amareggiato – ha dichiarato Piero Colussi –, ma queste sono le decisioni e ne prendo atto. Il mio auspicio – ha commentato – è che si continui a fare il bene dell’associazione».
Da dire che, da maggio 2018, ovvero dalla morte di Angela Felice, per 9 anni direttrice del centro, Colussi si è pure ritrovato a supplire a quell’incarico. E la nomina del direttore sarà uno dei compiti determinanti del nuovo direttivo, se non il più importante.
A Casarsa, e non solo, la notizia della sostituzione di Piero Colussi ha avuto un impatto non indifferente. Tante le iniziative - e soprattutto la dedizione e l’entusiasmo - che in questi tre anni hanno caratterizzato l’operato dell’ex presidente.
Tra tutte, la creazione della Summer school, quest’anno alla terza edizione, che raccoglie ogni anno 25 dottorandi o laureandi da tutto il mondo ed è curata dalla casarsese Lisa Gasparotto, docente alla Bicocca di Milano, e da Paolo Desogus, professore alla Sorbona, tra i partner più illustri della Summer school.
«Pensando soprattutto ai giovani – ha chiuso Colussi –, mi auguro che questo patrimonio di cultura e relazioni non vada disperso».
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