Cambia la recinzione al campo sportivo Sfriso

SACILE. Ultimi ritocchi al campo sportivo Sfriso dopo la realizzazione del terreno di gioco in erba sintetica. Lo Sfriso avrà, tra l’altro, una nuova recinzione. La Lnd servizi srl, struttura tecnica della Lega nazionale dilettanti, preposta al rilascio dell’omologazione, ha infatti messo in evidenza la necessità di porre rimedio al possibile riversamento sul terreno di gioco del materiale presente nell’area perimetrale, così da evitare che tale evenienza possa mai verificarsi. Per questo, con specifica determina, sono stati affidati alla ditta Hoxha & C snc con sede a Brugnera i lavori per l’esecuzione di un rialzo dei muretti perimetrali esistenti mediante la posa di una cordonata, la realizzazione di un cordolo in corrispondenza dei pali di recinzione, la sostituzione della rete di recinzione e la rimozione di una cancellata esistente. La spesa complessiva ammonta a 10 mila 248 euro.
Con altra determina, inoltre, il Comune ha provveduto ad affidare alla ditta Vivisport srl di Sarmede la fornitura delle porte da calcio e dei pali d’angolo. La spesa complessiva ammonta a 1.332,24 euro. Il progetto dei lavori di adeguamento dello Sfriso in realtà prevedeva la ricollocazione in opera delle sovrastrutture esistenti quali porte da calcio, bandierine e quant’altro sul terreno di gioco, compresi supporti interrati se recuperabili e riutilizzabili. In corso di esecuzione dei lavori, tuttavia, è stata constatata l’impossibilità di riutilizzare l’esistente e quindi si è deciso di provvedere all’acquisto di nuove porte e pali d’angolo.
La Liventina calcio che gestisce l’impianto è intanto già tornata in possesso del campo di calcio dello Sfriso. La posa del manto sintetico, infatti, è completata con soddisfazione dell’amministrazione comunale, sin qui messa sotto accusa per i ritardi accumulati. «La soddisfazione è grande naturalmente – sottolinea il sindaco Roberto Ceraolo – per la giunta municipale che vede coronato con successo l’impegno che si era assunta nonostante le notevoli traversie incontrate con l’avvento del patto di stabilità. Senza questi nuovi vincoli l’opera sarebbe stata realizzata in tempi molto più stretti, ma alla fine tutto è bene quel che finisce bene».(m.mo.)
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