Calcio sempre più in basso, Spilimbergo senza allievi

SPILIMBERGO. Una crisi così profonda a Spilimbergo non si affrontava da anni. E stavolta non c’entrano il commercio o le attività produttive che, come per altre località, non godono di un periodo favorevole.
I numeri che non tornano sono quelli delle classifiche delle due squadre di calcio cittadine che militano, rispettivamente, nei campionati di Prima e Seconda categoria, l’Unione sportiva Barbeano e l’Unione sportiva Spilimbergo.
Dopo tre giornate di campionato, soltanto il Barbeano è riuscito a guadagnare un punto, peraltro strappando, domenica scorsa allo scadere, un pareggio sul campo del Vallenoncello. Un flebile raggio di sole per il sodalizio sportivo della frazione che, dopo il traguardo brillantemente raggiunto ai play-out lo scorso anno con la conferma nel campionato di Prima categoria, punta alla salvezza per il terzo anno di fila.
A dir poco disastroso l’avvio di stagione dei biancazzurri mosaicisti, nobile decaduta del calcio regionale, alla terza sconfitta di fila e con un passivo fra reti segnate e subite tale da fare dormire sonni poco tranquilli: un solo gol contro dodici reti incassate.
Numeri impietosi, che lasciano il magone ai tifosi con i capelli bianchi, i soli a poter ricordare quando, bambini, hanno visto i loro beniamini difendere i colori della squadra del paese nell’allora campionato di Quarta serie, l’attuale serie D.
Tempi andati, che difficilmente torneranno visto che neppure il settore giovanile se la passa meglio, nonostante gli sforzi fatti dai dirigenti delle tre formazioni di calcio cittadine, Spilimbergo, Aquila e, da quest’anno, anche Barbeano, per unire le forze.
Infatti, se la nuova stagione calcistica per il Barbeano è partita con la novità di poter contare, per la prima volta nella sua storia, su una formazione juniores, lascia l’amaro in bocca quanto capitato in casa Unione sportiva.
Per la prima volta, anche in questo caso, Spilimbergo non avrà una propria formazione nel campionato allievi provinciali, per anni fucina di giocatori proprio per la prima squadra.
Una sconfitta in particolare per mister Lorenzo Chivilò, giocatore con un passato di tutto rispetto a livello regionale che, pur riuscendo a fine agosto a mettere insieme un gruppo di una ventina di ragazzi delle annate 1999 e 2000, per affrontare la nuova sfida, li ha visti defilarsi a uno a uno, con ben poco senso di responsabilità, sino alla decisione di rinunciare al campionato.
«E’ una sconfitta personale, per la società e per la nostra comunità», è il suo commento amaro, consapevole che, «se tutte le persone coinvolte nel progetto della scuola calcio Città di Spilimbergo ci avessero creduto veramente, adesso avremmo 25 ragazzi in più da educare».
Un triste segnale di come, «ai calci a un pallone con gli amici, oggi si preferiscano il computer, la Playstation e ben pochi sacrifici».
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