Calciatori e tasse: Scuffet si è diplomato

UDINE. «Il diploma rappresenta la fine di un percorso difficile che ho portato sempre avanti, nonostante i molti impegni, con sacrificio, studio e dedizione, e sono felice di aver ottenuto anche questo risultato, uscendo dalla mia scuola con 72».
Per il portiere dell’Udinese Simone Scuffet, che in questi mesi si è diviso tra i libri e il campo per affrontare le prove della maturità al Deganutti, dove lunedì ha sostenuto l’orale, «la scuola è una cosa importante» e il diploma ha un significato che va oltre al titolo, rappresentando il raggiungimento di un obiettivo importante, tanto quanto quello del pallone.
Ma ora, basta libri, perché la carriera che lo attende – almeno per i prossimi anni – è sui campi da calcio e non di certo nelle aule dell’università. «Mi ero preparato molto per questi esami ed ero abbastanza tranquillo durante le prove», racconta Simone, che ha appena terminato l’allenamento mattutino allo stadio Friuli.
«Se li ho superati senza grandi difficoltà, però, è anche merito dei miei insegnanti – aggiunge –: mi hanno sempre dato una mano. Mi aspettavo di uscire con un voto più basso, e invece è andata meglio del previsto». Di certo non è stato un percorso semplice, «ma non sono l’unico che lo ha terminato – assicura Simone –, perciò si può fare. È chiaro che ci vuole impegno e allo stesso tempo disponibilità da parte della scuola nei confronti di uno studente che ha esigenze particolari e diverse rispetto ai compagni».
Con una tesina dal titolo «La tassazione sui diritti d’immagine dei calciatori», il portiere ha incassato i complimenti della commissione che – non abituata a esaminare un campione della serie A – ha apprezzato l’originalità dell’elaborato e si è dimostrata molto interessata al tema. Pochi festeggiamenti per la matura e niente vacanze per il giocatore delle zebrette: da lunedì è tornato sul campo per i due allenamenti quotidiani.
Già, perché se gli esami della scuola sono finiti, quelli del mondo del calcio non danno tregua: «Ogni giorno bisogna dimostrare il proprio valore e ora è fondamentale mi concentri sul calcio per la mia carriera». Forse i libri non li rimpiangerà, ma compagni e professori un pò sì. «Non mancherà occasione di rivederli – conferma – e consiglio questa scuola ai ragazzi che, come me, hanno anche altri impegni».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto