Caffè degli Specchi ancora di più “targato” Peratoner

Giuseppe Faggiotto resta solo alla guida dello storico locale Il maître chocolatier si divide tra Pordenone e Trieste
FOTO MISSINATO PORDENONE 17.03.04 PASTICCERIA PERATONER IL TITOLARE GIUSEPPE FAGGIOTTA, ALL'INTERNO DELLA SUA PASTICCERIA SI POSSONO TROVARE MOLTISSIMI OGGETTI NATURALMENTE TUTTI DI CIOCCOLATO, DIETRO DI LUI UNA VERA FONTANA DI CIOCCOLATO
FOTO MISSINATO PORDENONE 17.03.04 PASTICCERIA PERATONER IL TITOLARE GIUSEPPE FAGGIOTTA, ALL'INTERNO DELLA SUA PASTICCERIA SI POSSONO TROVARE MOLTISSIMI OGGETTI NATURALMENTE TUTTI DI CIOCCOLATO, DIETRO DI LUI UNA VERA FONTANA DI CIOCCOLATO

Il Caffè degli Specchi diventa sempre più pordenonese. Lo storico locale (kla sua apertura risale al 1839) che si affaccia su piazza Unità d’Italia, nel cuore di Trieste, assume ora al 100 per cento l’assetto voluto da Cioccolato Peratoner srl, la società che lo gestisce dal 2012 dopo che era stato chiuso alla fine del 2011 per le difficoltà degli esercenti di allora a onorare i cospicui costi (150 mila euro l’anno soltanto di affitto) di gestione. Il maître chocolatièr della più antica pasticceria della città sul Noncello, Giuseppe Faggiotto, resta da solo al comando dopo il “divorzio” dal cognato Enzo Friolo, che dall’inaugurazione del rinnovato caffè accoglieva i clienti e guidava il locale da dietro il bancone. «Ma io non ho buttato fuori nessuno – si affretta a precisare Faggiotto –, soltanto abbiamo preso strade diverse».

«Perché il Caffè degli Specchi funzioni nel migliore dei modi bisogna dedicargli tempo», aggiunge, sottolineando come i triestini, nonostante la crisi che ha investito anche la città giuliana, abbiano accolto con grande favore e frequentino con assiduità uno dei locali più caratteristici, ricco di storia e con un’atmosfera unica, anche nella nuova veste. «Se ancora esiste il Caffè degli Specchi lo si deve soltanto a Peratoner». Fatica e impegno stanno dando i risultati sperati. «L’atmosfera è bella, c’è grande professionalità, i ragazzi che ci lavorano sono splendidi, calore e accoglienza non mancano. Diamo anima e corpo in questo mestiere», mette in evidenza Faggiotto, che con la moglie Anna garantisce una presenza costante a Trieste, senza dimenticarer comunque Pordenone. «Se mi si può imputare una colpa – rileva – è quella di essere stato poco presente sino a qualche mese fa, di avere delegato e essermi fatto vedere soltanto due volte la settimana. Ora è stata chiusa una parentesi e il caffè con me alla guida è ripartito più forte di prima».

Dopo un iniziale scetticismo da parte dei clienti triestini, il locale sta riscuotendo un buon successo e i pareri dei clienti sono entusiasti, anche se «non è semplice gestire 450 posti, contando i tavolini etserni e interni, assicurando a tutti i clienti un servizio che li lasci soddisfatti». Faggiotto è in prima fila a ricevere quanti entrano nel caffè, a coordinare il personale, a proporre iniziative, come quella di offrire un caffè gratis a ogni turista che arriva in piazza Unità d’Italia.

E poi c’è sempre il valore aggiunto costituito dalla cioccolata, un prodotto sempre di elevata qualità, «che ha un gradimento senza età: piace al bambino di pochi mesi così come al novantenne. La proponiamo nelle sue diverse forme, a Trieste come a Pordenone: dal gelato alle lavorazioni più artistiche».(t.z.)

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