Cade da tre metri, muore un imprenditore

La vittima è Livio Rover, aveva 77 anni. Stava lavorando sulla tettoia della sua abitazione quando è precipitato battendo la testa



Precipita dalla tettoia di casa e muore sul colpo: per l’imprenditore Livio Rover non c’è stato nulla da fare, ieri alle 12.30, a Fontanafredda. Un tragico incidente per il pensionato che è precipitato da circa tre metri di altezza mentre era alle prese con alcuni lavori di manutenzione di una tettoria e nella caduta ha battuto la testa, contro uno spigolo.

Inutili i soccorsi: sono stati immediati nella casa di Rover in via Brigata Osoppo al civico 184, nella zona industriale al confine con Sacile. Gli uomini dell’elisoccorso, decollato dalla base di Campoformido e arrivato sul posto in pochi minuti, non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso dell’imprenditore.

A 77 anni Rover era ancora molto attivo: secondo la prima ricostruzione della dinamica dell’incidente era salito su una tettoia, poi forse per un passo falso, avrebbe improvvisamente perso l’equilibrio. È bastato un attimo, l’imprenditore è volato a terra e ha battuto violentemente la testa. Quindi, gli uomini del soccorso non hanno potuto fare altro che dichiarare la morte di Rover. Sono arrivati il personale del 118, i carabinieri di Fontanafredda che hanno aperto l’indagine per accertare le cause di un dramma che si è consumato in pochi secondi.

Tanti amici e familiari sotto choc sono accorsi nel giardino della villetta in via Brigata Osoppo: sul luogo del terribile incidente hanno dato conforto ai figli e alla moglie di Rover, distrutti dalla tragedia.

«Nostro padre – hanno i figli Alan e Ivan al fianco della madre Delfina – abbraccia tutti i cari». Un grande dolore allargato a colleghi e vicini di casa, che hanno espresso cordoglio alla famiglia Rover.

«Livio era un gran lavoratore – ha ricordato un ex collega in via Brigata Osoppo –. Ha fondato l’azienda meccanica di lavorazione del ferro dietro la villetta dove abitava. Da giovane aveva lavorato per la ditta Giacomel, poi è emigrato all’estero e al rientro è diventato piccolo imprenditore. Come il fratello Italo, che ha aperto un ristorante pizzeria sulla strada del Cansiglio».

La pensione non ha frenato l’attivismo di Rover. «Si dedicava al grande giardino – ricordano i vicini di casa – con tanta energia e passione».

Rover era responsabile dell’officina meccanica: un’azienda specializzata nella produzione di cancelli automatici, per il settore civile e industriale. Nel 1980 è stata fondata come ditta individuale, dedicata alle lavorazioni meccaniche e di carpenteria metallica. Nel 2001 sono subentrati i figli Ivan e Alan, per seguire con attenzione l’evoluzione della tecnologia e per creare prodotti all’avanguardia tecnica.

«Una tragedia che ha scosso la comunità visto che Rover era conosciuto», hanno aggiunto i vicini ancora scossi. —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto