Caccia al maniaco che agisce di notte

AVIANO. C’è un esibizionista che si aggira per le strade di Aviano e della pedemontana circostante. Un esibizionista che agisce di notte, ma con un metodo del tutto singolare. Film e cronaca hanno raccontato più volte di uomini in giro per le strade con l’impermeabile, spesso senza nulla sotto. All’improvviso il soprabito si apre e la scena conseguente è facilmente immaginabile. Quello che agisce nella pedemontana, invece, ha un metodo tutto suo, anche se la traccia da manuale è rispettata. L’impermeabile sì e anche quel che c’è sotto, mezzo e metodo d’azione tutti suoi: bicicletta, squillo di campanello (di abitazioni) e se per caso ad aprire c’è una donna, esibizione con successiva fuga.

Fino a poco tempo fa era una voce, poi le voci si sono moltiplicate e sono arrivate le prime conferme. All’inizio di un singolo episodio, con il passare del tempo diverse. Ora al vaglio dei carabinieri della stazione di Aviano, al comando del maresciallo Luigi Ruzza.

Il primo episodio sarebbe avvenuto un mese fa a Castel d’Aviano ed è andata più o meno così. L’uomo, già ribattezzato come “maniaco dell’impermeabile”, è giunto nella frazione in bicicletta, indossando un impermeabile. L’orario non è stato tra i più usuali: tarda sera, poco prima di mezzanotte. L’uomo scende dalla bicicletta, l’appoggia al muretto e suona il campanello dell’abitazione della potenziale vittima. Vista la tarda ora, la donna apre la finestra e si trova davanti l’uomo che improvvisamente apre l’impermeabile e comincia un atto di autoerotismo. La donna, comprensibilmente spaventata, grida e lo scaccia. Lui chiude il soprabito, risale in bicicletta e sparisce nel buio delle strade della pedemontana.

Della vicenda e, soprattutto, del presunto autore di questi fatti, si stanno occupando i militari dell’Arma di Aviano, che in mano avrebbero già più di qualche elemento per giungere a una sua identificazione. A maggiore ragione perché dopo il primo episodio, se ne sono verificati degli altri, sempre nell’Avianese, ma in zona pedemontana. Il modus operandi è il medesimo. E’ molto probabile che l’autore di tali atti sia un uomo del posto, dal momento che sarebbe a conoscenza della presenza di donne nelle abitazioni dove decide di suonare il campanello a sera inoltrata.

Durante tali azioni, inoltre, l’uomo non profferisce alcuna parola. Certo è che subito dopo con una certa agilità inforca la bicicletta e scompare.