Caccia ai ladri in Porsche a Prata, complice a piedi

Con un’occhiata distratta dalla finestra ha colto un movimento nell’erba. E poi la sagoma di un uomo, disteso nel suo giardino, in via Cappuccini. Si è accorta, poi, che nello stallo di sosta occupato, solitamente, dall’auto del marito, c’era una Porsche, con qualcuno a bordo. Subito la donna ha lanciato l’allarme al 112.
Anche i ladri, però, l’hanno vista alla finestra. E si sono dati precipitosamente alla fuga, abbandonando senza tanti complimenti il loro complice a piedi. È scattato un inseguimento a folle velocità, fra sirene spiegate e gimcane. Impossibile, però, per i veicoli attualmente in dotazione alle forze dell’ordine competere con la fulminea accelerazione della Porsche Carrera.
La banda è sfrecciata via, cercando di seminare le pattuglie dei carabinieri alle sue calcagna, poi ha invertito la rotta per cercare di recuperare il componente disperso, ritornando in via San Vito. Il malvivente, però, non è stato trovato dai suoi complici.
La caccia alla Porsche è proseguita dalla città alla zona del mobile, da Palse a Prata, dove se ne perdono le tracce. Ogni pattuglia disponibile si è messa all’inseguimento della vettura sportiva, già segnalata in Veneto qualche giorno fa. Le targhe, anteriore e posteriore, sono state rubate a Ponte di Piave il 13 novembre.
E proprio verso il Veneto si è diretta la banda a bordo della Porsche, mentre i carabinieri delle Compagnie di Pordenone e Sacile e le pattuglie della polizia tentavano la manovra di accerchiamento, cercando di bloccare ai ladri in fuga le vie di accesso all’autostrada A28, in direzione Conegliano.
Arma e polizia hanno setacciato anche la città, a caccia del ladro rimasto a piedi. Proprio in via dei Cappuccini, ieri sera, è stato perpetrato un furto in un’abitazione: i proprietari se ne sono accorti quando sono rincasati. Grazie alla segnalazione tempestiva e all’altrettanto celere intervento delle forze dell’ordine, il raid ladresco in città è stato interrotto.
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