Brignoli, scuola sempre più al top

Gradisca: in crescita le iscrizioni all’istituto che forma gli imprenditori agricoli

GRADISCA. Circa 12 ettari di campi, vigne, frutteti, laboratori e serre per “far maturare” i giovani tecnici e imprenditori agricoli di domani. Una popolazione scolastica in costante crescita, cartina di tornasole di un ritorno al settore primario forse meno lontano di quanto si pensi.

È positivo il momento dell’Isis Giovanni Brignoli di Gradisca. Metà scuola tradizionale e metà azienda agricola e laboratoriale in cui gli studenti possono mettere in pratica sul campo ciò che hanno appreso in classe. Un istituto moderno che continua a piacere: l’unica scuola superiore della Fortezza in un triennio ha aumentato del 25% la sua popolazione scolastica. Merito soprattutto del trend degli ultimi due anni, con una settantina di nuove iscrizioni. Per la precisione, quest’anno sono stati 72 gli alunni che hanno scelto la scuola agraria, confermando il più che positivo trend dell’anno precedente (furono 70). Cifre che consentono al Brignoli - riferimento non solo per il Goriziano, ma per Trieste e la Bassa friulana - di organizzare per il secondo anno consecutivo tre classi prime. Tre ovviamente le seconde (60 gli alunni), due le terze (con 42), due le quarte (37) e una quinta con 18 studenti, cui va aggiunta una quindicina di iscritti al corso serale. Tre gli indirizzi: a Produzioni e trasformazioni e Gestione dell’ambiente e territorio si è aggiunto quest’anno Viticoltura ed enologia. E già si pensa alle iscrizioni del prossimo anno, che si chiudono il 15 febbraio.

Per questo motivo l’iniziativa “Scuola aperta” è stata anticipata a sabato 31 gennaio, quando la scuola sarà presentata a studenti e genitori dalle 15 alle 18.

Confermatissimo anche il corso serale per adulti o quanti non siano riusciti a conseguire il diploma: sarà presentato entro maggio. Tante le iniziative aperte al territorio, come i corsi di progettazione del verde e potatura della vite che stanno ottenendo successo e creando professionalità strategiche in un momento di crisi economica come questo. Lungo i quasi 10 ettari di superficie compresi tra via Roma e il retro della caserma Toti Bergamas (un altro ettaro e mezzo la scuola lo possiede in borgo Santa Maria Maddalena) sorgono vigne, terreni per la semina, un frutteto, orti, serre, un attrezzatissimo vivaio, un uliveto, una cantina, uno spaccio, un moderno laboratorio di biotecnologie dove si procede alla “clonazione” delle piante, impianti di irrigazione e concimazione automatizzati. I prodotti ottenuti, tutti tipici del territorio, vengono normalmente commercializzati nello spaccio aziendale, con la differenza - rispetto alle aziende private - che il ricavato è completamente reinvestito nell’azienda stessa, e quindi nella didattica. (l.m.)

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