Brazzano, via l’eternit prima del prossimo anno scolastico

NS. Rimuovere l’amianto dall’ex caserma nei tempi più rapidi possibili. Questa è la richiesta formulata dai residenti di Brazzano e dai genitori della scuola limitrofa all’ex sito militare. «L’eternit...

NS. Rimuovere l’amianto dall’ex caserma nei tempi più rapidi possibili. Questa è la richiesta formulata dai residenti di Brazzano e dai genitori della scuola limitrofa all’ex sito militare. «L’eternit sia tolto entro l’inizio del prossimo anno scolastico - ha tuonato il capogruppo di minoranza in consiglio comunale (Terra Cormonese) Mario Riz -, sia tutelata la salute dei bambini».

Una presa di posizione forte, quella di Riz, che ha infiammato l’assemblea nel corso delle quali il sindaco Patat ha sostanzialmente anticipato due cose. La prima è che la rimozione delle 10 coperture in eternit «sarà divisa in due lotti di modo da poter essere svolta in tempi più rapidi: ci muoveremo con le stesse procedure utilizzate un anno fa per i lavori della scuola di viale Roma, e se tutto va bene crediamo che in sei mesi tutto sarà finito». L’altra novità è che l’amministrazione comunale ha proposto una sorta di nuova Agenda 21 ai brazzanesi: «Vorremmo ascoltare le vostre proposte - hanno detto Patat e l’assessore ai lavori pubblici Paolo Nardin - su come vorreste riqualificare l’area: c’è un progetto internazionale che ci vede coinvolti con Gradisca e Sagrado per il recupero di aree militari dismesse epossiamo di chiedere contributi europei».

La discussione si è infiammata quando ha preso la parola Riz, che, plaudendoto alla decisione di rimuovere l’amianto, ha rimproverato l'amministrazione comunale «di essersi mossa in ritardo». Bagarre poi sui tempi di rimozione: «10 anni fa furono tolte coperture in eternit dalla palestra delle scuole di Cormòns nella settimana di vacanze pasquali proprio per evitare disagi ai bambini; ora dovete fare la stessa cosa» ha detto Riz. «Non è vero. Allora ero insegnante in quelle scuole e ricordo benissimo che dovemmo fare le ricreazioni lontani dalla palestra nei giorni della rimozione», ha controbattuto il sindaco. Polemiche alle quali si è poi accodato anche Ettore Ribaudo di Forza Italia, accusando Patat di aver cambiato idea troppe volte sul tema: una discussione che ha spazientito i brazzanesi.

Decisivo e “calmante” l’intervento dell’assessore alla cultura Raoul Nadalutti, di professione esperto in corsi di sicurezza: «Non c’è da preoccuparsi, l'amianto si divide in due categorie: nel 75% dei casi è serpentino, e non è pericoloso, il restante 25% è friabile. Nelle coperture come quelle della caserma solo il 15% è friabile e il rischio di inalazioni è del tutto irrisorio».

Matteo Femia

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto