Bpm, c’è l’ipotesi bancomat “intelligente”

VITO D’ASIO. Forse non a fine giugno come ventilato, ma pochi sono i dubbi che entro i prossimi mesi chiuderà lo sportello del Banco Bmp di Forgaria. Per l’istituto di credito non sussistono più i requisiti economici minimi che ne giustifichino il mantenimento. Questo è quanto emerso dal vertice che, nel municipio della comunità collinare udinese, ha visto seduti allo stesso tavolo i sindaci di Forgaria Marco Chiapolino e di Vito d’Asio Pietro Gerometta e il direttore della filiale di Banco Bpm di Spilimbergo, cui fa capo anche lo sportello di Forgaria, Andrea Ghiotto. L’incontro, aperto al pubblico, ha visto la partecipazione di una ventina di imprenditori che hanno la propria attività in Val d’Arzino, in particolare fra Forgaria e Casiacco.
«L’incontro – dice il sindaco di Forgaria – nasce da un’esigenza che ci è stata manifestata da più parti non appena ha cominciato a circolare la notizia che, nelle intenzioni di Banco Bmp, vi sarebbe quella di chiudere il servizio». Appena insidiatosi, il primo cittadino ha inviato una comunicazione a Banco Bpm sollecitando un incontro per verificare quanto le voci fossero attendibili e per studiare eventuali soluzioni alternative.
Immediatamente in paese è scattata una vera e propria mobilitazione con una petizione per scongiurare la serrata. Nel giro di 48 ore sono state raccolte oltre 400 firme consegnate al direttore della filiale di Spilimbergo di Banco Bpm. «Ovviamente abbiamo ribadito l’importanza che la presenza dell’istituto di credito ha sia per il nostro Comune sia per Vito d’Asio», puntualizza il sindaco della municipalità della sinistra Tagliamento.
«Purtroppo – aggiunge Pietro Gerometta – nonostante l’apprezzabile sforzo del collega e la disponibilità mostrata dai funzionari, che lo sportello possa restare aperto è una possibilità remota. Alla banca abbiamo chiesto la possibilità di venire incontro ai cittadini, specie agli anziani che non hanno dimestichezza con i moderni metodi di gestione dei conti online, e alle attività produttive, con delle alternative che potrebbero essere, oltre ad uno slittamento della data prevista per la cessazione del servizio, l’attivazione di una postazione per il bancomat, magari “intelligente” che dia la possibilità anche di versare assegni e contanti». Una mezza promessa «siamo riusciti a strapparla», ribadiscono i sindaci, «ma la decisione compete all’istituto».
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