Botta e risposta sul no al cliente disabile
Una vicenda delicata alla vigilia di Natale ha coinvolto uno dei più noti negozi in città e non solo: la pasticceria Peratoner di Giuseppe Faggiotto, con due punti vendita aperti lungo i Corsi Vittorio Emanuele e Garibaldi. Nel primo di questi si è verificato un episodio sfociato nel diverbio a distanza tra una cliente e il titolare.
La prima ha sfogato nei profili Facebook degli amici il diritto, a suo parere negato, di accesso al locale del padre disabile. Il compleanno della mamma ottantenne, da festeggiare ieri alla presenza del padre, sulla sedia a rotelle, è avvenuto dopo l’incomprensione in un’altra caffetteria del centro. Il genio del cioccolato, invece, ha negato qualsiasi preclusione a clienti che ha definito, invece, da anni abituali.
La cliente che si è sentita respinta avrebbe voluto prenotare un tavolo per il compleanno della madre, con padre e un paio di amici. «La pasticceria Peratoner ha appena rifiutato la presenza di mio padre in sedia a rotelle – ha scritto su internet facendo circolare on line il messaggio agli amici e riferendo il caso anche ai carabinieri -. Avrebbe occupato troppo spazio e sicuramente questo avrebbe pesato sugli incassi della giornata. Invito le famiglie dei disabili a boicottare quel locale».
La replica di Faggiotto è stata immediarta. «La Peratoner non ha mai rifiutato disabili – ha detto il pasticciere, che da anni esporta la qualità made in Pordenone in tutto il mondo -. Entrano nel nostro negozio, quotidianamente, disabili e genitori con carrozzine di bebè. La signora Cristina Falomo è entrata chiedendo la saletta per sei persone per le ore 17 di ieri. La prenotazione è stata rifiutata perché è, da sempre, politica della nostra attività non riservare tavoli con la prenotazione. Tantomeno, una saletta per 20 persone richiesta da sei, in uno dei giorni di maggiore affluenza della clientela. La questione disabili non c’entra affatto. Non avremmo riservato tavoli per alcuno, abile o disabile che fosse». E ha concluso. «Il papà della signora Cristina, la persona disabile in questione, la moglie dello stesso, e la badante, sempre assidui clienti, sono stati trattati con la massima cortesia e disponibilità, che però non prevede la prenotazione di tavoli».
I carabinieri hanno suggerito alla cliente che un colloquio tra le parti potrebbe chiarire la questione. Magari nello spirito natalizio.
Chiara Benotti
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