Boschi abbandonati, il Comune di Claut li “affitta”

Ditte specializzate pagheranno il Municipio in cambio del legname ricavato dalla bonifica dei siti

CLAUT. Tra i beni del Comune figurano decine di lotti boschivi che da decenni non vengono in alcun modo utilizzati. Così che il sindaco di Claut, Franco Bosio, ha deciso di dare una svolta all’abbandono dei terreni pubblici per ottenere nuove risorse di bilancio, ma anche per evitare fenomeni di degrado ambientale.

In totale, si sta provvedendo alla messa sul mercato di quattro siti, facendoli disboscare e bonificare da eventuali situazioni di dissesto. Il primo lotto si trova in Val Maestra Alta ed è stato assegnato alla ditta forestale di Pinedo di Cimolais di Fabiano De Filippo: in questo caso, il Comune porterà a casa 28 mila euro al posto dei preventivati 23 mila. La seconda porzione di foresta che verrà sistemata è quella di Lesis di Mezzo, per quasi 15 mila euro di entrate nelle casse municipali. La zona di Lesis è stata attribuita all’impresa di Claut gestita da Luca Bertagno.

Ora in ballo ci sono altre due aree, una in prossimità della casera del monte Resettum e una in località Cellina Ovest. I piani di sfruttamento sono stati progettati dall’ingegnere forestale Anthony De Mezzo, di Udine, per evitare danni al patrimonio naturale del Parco delle Dolomiti friulane.

Sempre in tema, in Valcellina sono a buon punto i lavori di manutenzione delle linee dell’Enel. Le maestranze stanno tagliando le piante più vicine alla rete per evitare crolli sui tralicci e interruzioni del servizio. Il materiale legnoso lasciato sul posto può essere rimosso gratuitamente dai titolari dei terreni. Se si tratta di fondi pubblici, la massa di legna da ardere è a disposizione delle famiglie del posto insieme a tutte le ramagli e cime morte sparpagliate tra gli appezzamenti della valle. Così che riscaldarsi d’inverno sia meno costoso per chi vive in montagna.

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