Bonifica pavimenti Si chiude alla Frinta il difficile capitolo dell’amianto

L’emergenza Covid-19 ha rallentato l’intervento nella scuola Ma ora il Comune attende il via libera dell’Azienda sanitaria
Bumbaca Gorizia 01_11_2019 Scuola Frinta chiusa per amianto © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 01_11_2019 Scuola Frinta chiusa per amianto © Foto Pierluigi Bumbaca

Emanuela Masseria

Si chiude l’accidentato capitolo relativo alla bonifica dei pavimenti della scuola elementare “Elisa Frinta”, dove erano state rinvenute pericolose fibre d’amianto.

Il cantiere è praticamente terminato, anche se, con l’emergenza, il quadro relativo al rientro in sicurezza degli alunni è ancora in alto mare. Un problema generale, comunque, che attualmente riguarda tutti gli istituti scolastici italiani per i quali non è stata ancora formulata una strategia per ripartire in sicurezza con le lezioni in aula almeno a settembre.

In via Codelli l’intervento era partito a gennaio su incarico dell’amministrazione comunale, poi l’epidemia si è messa di traverso. Ciò ha comportato un ritardo rispetto ai piani iniziali, quando si parlava di un rientro degli alunni dopo Pasqua. Un programma a cui si stava già lavorando, a beneficio della comunità studentesca ospitata, di fatto fino a poche settimane fa, alla scuola “Pecorini” di Straccis.

Questa primavera si sono verificate varie problematiche in questo cantiere sfortunato, tra cui quelle riguardanti l’approvvigionamento dei materiali necessari all’intervento. Prima c’è stato il caso del camion con i materiali per la pavimentazione proveniente dalla Germania bloccato al Brennero. Risolto questo disagio, sono arrivati i decreti che hanno stoppato numerose attività che non potevano garantire un’osservanza delle misure anti-contagio. In questo caso specifico i posatori dei pavimenti non hanno potuto lavorare vicini uno all’altro a causa delle norme di distanziamento sociale. Ad ogni modo, il cantiere è stato chiuso. Ora l’assessore responsabile delle manutenzioni edilizie, Francesco Del Sordi, commenta così l’attuale stato del progetto: «La bonifica, dopo lo stop imposto dal Covid-19, può dirsi conclusa, mancano solo le pulizie che verranno effettuate nei prossimi giorni. Nel frattempo nelle ultime settimane sono stati portati avanti anche altri lavori. Con le economie che sono state fatte nell’ambito dell’appalto abbiamo colto l’occasione per effettuare alcune piccole manutenzioni, con delle tinteggiature nei bagni e nei corridoi. Inoltre sono stati sistemati e regolati dei termosifoni».

Dal punto di vista burocratico, l’ente adesso aspetta l’ok dell’Azienda sanitaria. Dall’analisi della relazione tecnica di fine lavori che verrà preparata a breve potrebbe arrivare un via libera definitivo da parte dell’Asugi, o un invito ad osservare determinate prescrizioni che potrebbero portare ad ulteriori gare.

Per quanto riguarda, nello specifico, le ultime manutenzioni che si sono aggiunte alla bonifica, alla Frinta si dovrà procedere ancora con un intervento per sistemare delle tegole e ripristinare una guaina nella falda di copertura, come si legge in una recente determina dell’amministrazione. Nel documento si affida l’incarico alla ditta Fly Service di Trieste per un impegno di spesa di circa 1.500 euro. Sempre nella determina si legge che, durante i lavori di bonifica dei pavimenti, si sono verificate copiose infiltrazioni di acqua piovana nel corridoio al secondo piano, provenienti dalla falda orientale della copertura. Constatata la rottura e lo spostamento di alcune tegole, con conseguente danneggiamento della guaina di sigillatura della copertura in alcuni punti, è stato considerato indispensabile intervenire celermente, in quanto le infiltrazioni d’acqua causerebbero il distacco degli intonaci ed il danneggiamento delle tinteggiature appena realizzate. –

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