“Bomba d’acqua”, aperte le paratie della diga

PORDENONE. Una “bomba” d’acqua quella attesa per oggi sul Friuli occidentale, con precipitazioni molto abbondanti che si stima possano superare i 150 millimetri di acqua in una manciata di ore. Il clou è atteso per le 14, l’area interessata è soprattutto quella tra Barcis e Montereale Valcellina. Il preallerta della protezione civile regionale e dell’Osmer lanciato nella serata di martedì e confermato ieri mattina, ha fatto scattare le contromisure individuate nel Piano per la sicurezza idraulica della provincia di Pordenone definito alcuni anni fa, nello specifico dopo l’alluvione che aveva interessato il territorio nel 2002. Tra queste l’apertura delle paratie della diga di Ravedis per svuotare, in parte, l’invaso.
«Le previsioni - spiega Franco Scolari, direttore del Consorzio di bonifica Cellina-Meduna - lasciano supporre precipitazioni abbondanti e soprattutto concentrate in un’area, quella tra Barcis e Montereale. Diciamo che si tratta di condizioni che si avvicinano a quelle che possiamo considerare come prossime ad un evento eccezionale e quindi tali da far scattare l’allerta tra gli addetti ai lavori. Nessun allarme per la popolazione - rassicura Solari -, a patto che le misure individuate per garantire la sicurezza idraulica del territorio vengano attuate».
A coordinare queste misure e a monitorare l’evolversi della situazione, oltre alla protezione civile del Friuli Venezia Giulia, la prefettura di Pordenone e il Consorzio, quale ente gestore dell’invaso di Ravedis, una diga che tra i suoi compiti ha anche quello di laminazione delle piene, oltre che di garantire l’approvvigionamento idrico per l’agricoltura.
Da Ravedis ieri alle 12 è iniziata l’operazione di parziale svuotamento del bacino per consentire alla diga di contenere la massa d’acqua attesa per oggi. «Da Ravedis escono diversi milioni di metri cubi d’acqua, quelli necessari a ridurre di una decina di metri il livello del bacino che, a regime, si trova a 328 metri sul livello del mare). L’invaso non verrà completamente svuotato, «non possiamo permetterci di non avere alcuna riserva d’acqua - ancora Scolari - perché non saremmo in grado, in assenza di precipitazioni, di garantire l’irrigazione agricola».
Dalla pioggia abbondante di oggi e dall’immissione di acqua sul Cellina e sul Meduna, non dovrebbe patire disagi la città: il Noncello dovrebbe restare nell’alveo evitando anche di interdire il parcheggio Marcolin. Non è esclusa, invece, l’interdizione dei guadi, decisione che la Provincia assumerà se e quando dovesse diventare necessaria.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto