Bolzonello: «Il Verdi riapra all’Operaia»

Appello per il progetto di opera lirica nel giorno della consegna degli attestati

La solidarietà reciproca necessaria a creare delle reti sociali e culturali a favore della città, con uno sguardo ai giovani e alla memoria collettiva. E' all'insegna di questo impegno - e con una particolare attenzione all'accoglienza - che guarda al 2017 la Storica Società Operaia di Istruzione e Mutuo Soccorso di Pordenone i cui soci si sono riuniti oggi nell'assemblea generale durante la quale hanno approvato il programma delle attività per il prossimo anno, oltre ai bilanci 2016 e 2017.

Un appuntamento iniziato con l'accensione del cero rosso, atto simbolico dei festeggiamenti per 150 anni di fondazione della Storica Somsi, un sodalizio che negli ultimi due anni ha dovuto operare «un rinnovamento che ha coinvolto tutto l'assetto strutturale e operativo, con un dispendio di grandi energie fisiche ed economiche» ha spiegato Rosa Saccotelli Pavan, presidente dell'Operaia. Un impegno che si è tradotto anche nel raggiungimento di un importante obiettivo, la riduzione del 30% del disavanzo eredito dal 2015 quando l'entrata in vigore della legge di riforma delle Somsi ebbe come effetto la riduzione di buona parte dei contributi, poi recuperati con il rinnovamento dello statuto della nuova Storica Somsi.

«Abbiamo abbattuto il dato negativo e riducendo di quasi 11mila euro il precedente disavanzo» ha confermato Paolo Musolla presidente del collegio sindacale. Una tenenza positiva «che ci fa sperare di riuscire a estinguere il disavanzo per il 2018» ha poi aggiunto la presidente Saccotelli.

Il 2017 vedrà la Storica Somsi impegnata su più fronti: i grandi eventi per il 150mo di fondazione (tra cui, a breve, gli incontri con Riccardo Donadon e Alex Zanardi) ma anche una mostra con i documenti d'archivio, il rilancio della Biblioteca (miniera di libri antichi e moderni), oltre alle attività musicali che coinvolgono anche la scuola di musica Mascagni, le attività in collaborazione con gli superiori nell'ambito dell'alternanza scuola lavoro. «Viviamo in un'epoca molto diversa rispetto agli anni passati, le risorse sono estremamente ridotte. Ma da questa situazioni possiamo uscirne, il brand pordenonese può uscire dai confini della città dotandosi anche di strutture commerciali che catturino sponsor nazionali per i grandi eventi. Questo consentirebbe alle amministrazioni locali di destinare i propri fondi alle realtà più piccole che fanno cultura alta, meno popolari e non di massa, ma necessarie al tessuto della comunità, come è la Storica Società Operaia di Pordenone» ha commentato il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani.

«La Regione ha continuato a sostenere questo sodalizio perché ha fatto una valutazione del cambiamento che questa associazione è riuscita a operare. Sono tante le ipotesi e i programmi per il 2018 e da Socio dell'Operaia credo che uno degli impegni sia di fare in modo di riaprire le porte del Teatro Verdi alla Società Operaia per il progetto di opera lirica contemporanea per i ragazzi» ha aggiunto il vicepresidente della Regione Fvg Sergio Bolzonello.

Durante l'assemblea sono stati festeggiati i soci appartenenti al sodalizio da 25 e da 70 anni: Sergio Favretto e Narciso Zani (da 70 anni), Mario Bertinotti, Luciano Bortolus, don Bernardino Del Col, Maria Luisa Gaspardo, Gabriele Moras, Silvano Pittini e Giuseppe Poracin (da 25).

I lavori assembleari sono iniziati con il ricordo dei Soci defunti salutati con l'inno nazionale.

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