Bollo auto non pagato: centinaia di raccomandate

Gorizia, file all’Agenzia delle entrare a causa di un errore: molti erano in regola. I cittadini: «Accertino le cose prima di costringerci a recarci in massa negli uffici»

GORIZIA. Centinaia di raccomandate. All’interno, una comunicazione firmata dal direttore provinciale dell’Agenzia delle entrate di Gorizia, Gaetano Lorusso: «Gentile utente, le comunichiamo che abbiamo effettuato i controlli sul versamento della tassa automobilistica relativa all’anno 2011», rilevando «l’omesso versamento».

L’atto di accertamento è stato recapitato nelle scorse settimane a centinaia di automobilisti goriziani. Che, nella stragrande maggioranza dei casi, avevano regolarmente pagato - magari con un leggero ritardo rispetto alla scadenza fissata per il 30 settembre - il bollo della propria vettura.

Un errore, che però ha finito per far riversare decine di persone al giorno negli uffici dell’Agenzia delle entrate di corso Italia, causando non pochi malumori tra gli utenti che - muniti in molti casi della prova cartacea del pagamento effettuato tre anni fa - si sono visti annullare la pratica.

«Soltanto la mia famiglia ha ricevuto tre raccomandate con le quali ci veniva richiesto di regolarizzare la nostra posizione - spiega un automobilista -. Sul momento, quando ho ricevuto la comunicazione dell’Agenzia delle entrate, ho pensato a una mia dimenticanza: in fondo, può capitare. Eppure, fra le carte ho ritrovato il cedolino che comprovava il versamento della tassa di possesso per il 2011: è stato un errore indolore, che tuttavia ha fatto perdere tempo prezioso a me e a tante persone».

In effetti, nei giorni scorsi, gli sportelli di corso Italia sono stati presi d’assalto da decine di utenti che intendevano vederci chiaro: molti si sono presentati ai funzionari muniti del cedolino che attestava il regolare pagamento del bollo, mentre altri avevano addirittura provveduto a inoltrare formale richiesta di annullamento della pratica.

La raccomandata, peraltro, evidenziava che «per regolarizzare la posizione si dovrà versare il contributo dovuto, le spese di notifica, gli interessi maturati e le sanzioni, pari al 30 per cento di quanto non versato o versato in ritardo». Ad esempio, il bollo per un’utilitaria da 40 kw ammonta a 112 euro, a cui si sarebbero aggiunti, nel caso di effettiva evasione, 33,60 euro di sanzioni, 9,80 euro di interessi e 5,18 euro di diritti di notifica, per un importo che complessivamente supera i 160 euro.

Per chiarire la propria posizione, gli automobilisti che hanno ricevuto la notifica non devono fare altro che recarsi nella sede goriziana dell’Agenzia delle entrate e contestare l’atto di accertamento: dopo aver verificato l’erronea apertura della pratica, i funzionari dell’ente provvederanno allo stralcio della posizione, senza costi aggiuntivi per l’utente.

«Mi chiedo il perché di questi errori - commenta un altro goriziano colpito in questi giorni dall’inatteso provvedimento -. Considerato che non si tratta di episodi isolati, c’è da sperare che chi di dovere compia gli opportuni accertamenti prima di costringere frotte di persone a recarsi in massa negli uffici, con disagi che a quel punto coinvolgerebbero tanto gli utenti quanto gli addetti agli sportelli dell’Agenzia».

Per Ugo Previti, storicamente vicino alle associazioni di tutela del consumatore, «si tratta di episodi evitabili, che paradossalmente si verificano con maggior frequenza da quando l’informatica ha investito la gestione delle pratiche: dal mancato pagamento dei ticket alle bollette delle utenze domestiche, anche nella nostra provincia non si contano i casi di richieste illegittime da parte degli enti a danno dei consumatori».

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