Bolletta del gas da 1.306 euro. «Non pago»

Bolletta del gas da 1.306 euro a Pordenone: la cliente contesta ma l’Eni non fa sconti. Il conguaglio 2013 è un incubo, per una residente senza reddito fisso e vittima del guasto di una guarnizione. Risultato: la signora ha fatto chiudere il contatore e alza la temperatura in casa con una batteria di stufette. «La nostra associata sta passando una brutta esperienza – segue il caso Antonio Chiommino, allo sportello Federconsumatori in via San Valentino al civico 20/A –. Una guarnizione usurata è la causa di perdita del gas: è nel dossier con gli altri atti. Purtroppo, è l’elemento che non risulta a verbale dell’Italgas e questo ha bloccato la soluzione del caso».
La società di fornitura chiede il pagamento del conguaglio stratosferico misurato in gennaio-febbraio 2013. Tutto inizia, infatti, qualche mese fa. «Mi è arrivata una bolletta – ha raccontato la donna alla Federconsumatori che dedica ogni martedì ai problemi dell’energia –. L’importo non corrisponde al consumo reale: si tratta di un errore. Ho capito subito che era sbagliata, lontana dai miei consumi abituali. Vado a leggere il contatore e risultano 1.494 metri cubi: ma il numero storico in due anni è di 530 metri cubi. Al controllo del tecnico, è venuta a galla la verità: una guarnizione rovinata ha creato la perdita». Ha chiamato il servizio clienti Eni, avvertito della differenza, ma dall’altra parte le dicono di pagare. Ha risposto picche: si è rivolta a Federconsumatori e ha disdetto la fornitura di gas.
«La vicenda è la punta di un iceberg di molti reclami sulle bollette – ha difeso i consumatori Chiommino –. Sono tanti, quelli inoltrati dagli utenti della rete del gas pordenonese. Dal nostro sportello sono partite diverse iniziative: sul caso della bolletta stratosferica abbiamo fatto la segnalazione all’Eni e chiesto la conciliazione paritetica. Ma l’ente di erogazione dell’energia non ha voluto saperne di concedere il diritto al ricalcolo. Rimane la via legale».
«Stiamo considerando la possibilità di rivolgerci al Giudice di pace – ha concluso Chiommino –. La nostra associata è decisa a non pagare, anche perché non ha risorse». C'è chi dovrà pagare 400 euro, chi 600: sono decine i pordenonesi alle prese con bollette salate dell’Eni, che contestano. Tra le curiosità, a novembre sono arrivate anche bollette di pagamento anticipato di 50 euro rispetto a quelle bimestrali classiche: occhio alla detrazione successiva. Il consiglio è controllare le “bollette pazze” e non pagarle subito. In attesa della verifica.
Chiara Benotti
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