Blocca il ladro: «Se non mi tenevano, l’avrei ammazzato»

Il racconto di Claudio Uliana, l’uomo che ha bloccato il ladro in via Nicoletta:  «Non sono cattivo, ma avviso tutti: in casa ho due machete»

PORDENONE. «Io non sono per nulla violento e neanche cattivo, ma credo che lo avrei ammazzato, tanta era la carica di adrenalina che avevo in corpo in quel momento, i miei vicini di casa mi hanno tenuto fermo, in tre o quattro, e poi mi hanno tranquillizzato. Se lo avessi trovato in casa, lo avrei fatto a fette con uno dei miei due machete, regolarmente denunciati».

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È ancora scosso l’imprenditore pordenonese Claudio Uliana, titolare della compravendita di auto nuove e usate “Auto.com” di via Gabelli. Non capita tutti i giorni di sorprendere un ladro con la refurtiva in mano sul pianerottolo di casa propria e di contribuire al suo arresto. A Uliana, ieri, è successo.

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«All’ultima rampa di scale, sento dei rumori provenire dal quarto piano. Arrivo al mio pianerottolo – rievoca – e vedo uno che esce da casa mia con un borsone e la mia roba dentro. Passato lo stupore e dopo un’imprecazione, vado da lui, che stava aspettando l’ascensore e lo apostrofo: “Cosa ci fai con la mia roba, qui in casa mia?”

E questo, di punto in bianco, comincia a gridare “Aiuto aiuto aiuto”, mi dà una mezza spinta per aprirsi una via di fuga e scappa a perdifiato giù per le scale. Io non ero agilissimo, perché indossavo il giubbotto e a tracolla tenevo la borsa di lavoro, con dentro il portatile e i documenti importanti dell’ufficio, ma ugualmente l’ho rincorso. Questo continuava a urlare scendendo le rampe di scale, come se fossi io il carnefice e non lui in torto, probabilmente aveva preso paura perché non si aspettava di essere colto sul fatto e inseguito. Allora ho cominciato a gridare anch’io, chiedendo ai condomini di telefonare subito alla polizia».

La fuga finisce nel cortile condominiale. «Sono riuscito a buttarmi su di lui e siamo caduti a terra – prosegue Uliana – e così l’ho immobilizzato. Nel frattempo sono accorsi i miei vicini e mi hanno fermato. Prima che arrivasse la polizia, nella concitazione, gli ho strappato le tasche del giubbotto e dei jeans, per vedere se c’era roba mia dentro. Ho aperto la sua borsa e ho visto che aveva attrezzi da cesello per aprire qualsiasi porta blindata: la cosa mi spaventa molto».

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L’imprenditore precisa, tuttavia, di non aver mai malmenato il ladro. «Dicono che ha 30 giorni di prognosi, non so come sia possibile, io non l’ho preso a pugni, l’ho solo immobilizzato. Nella colluttazione, peraltro, pure io sono rimasto ferito: mi ha graffiato alle mani. Devo dire grazie anche ai miei vicini, che hanno chiamato la polizia. Mentre lo inseguivo non pensavo a niente, nemmeno che avrebbe potuto anche farmi del male, sapevo solo di doverlo fermare».

«Tutti i ladri sono avvisati – chiosa Uliana ai microfoni di Telepordenone –. Se entrano in casa mia gli taglio la testa».

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