Inquilini antifurto, il derubato blocca il "topo d'appartamento"

PORDENONE. Non è stata la giornata più fortunata della sua vita. Arrivato da Roma, aveva scelto un alloggio in un condominio di via Nicoletta per andare a rubare.
Era l’appartamento più silenzioso e tutto sembrava perfetto, ma non aveva fatto i conti con la possibilità che il proprietario facesse rientro a casa.
Così invece è successo e per Paolo Stocchi, romano, 60 anni, la mattinata è finita malissimo. Uscito con la refurtiva in pugno, nascosta in un borsone, prima è stato affrontato e inseguito dal derubato e poi, riuscito a divincolarsi, è stato definitivamente fermato dagli inquilini del palazzo in cortile.
Dapprincipio il proprietario dell'immobile ha visto il malintenzionato che si chiudeva alle spalle il pesante portone blindato, che non presentava segni di forzatura.
Ne è nato un inseguimento che si è protratto per quattro piani di scale.
A dare una mano all'inquilino sono intervenuti altri due condomini, che sono riusciti a bloccare il fuggitivo nei pressi dell'androne di ingresso.
Il tempestivo arrivo delle Volanti ha scongiurato che gli animi si surriscaldassero ulteriormente, con alcuni condomini che si erano avvicinati all'uomo che era a terra dolorante.
La polizia, coordinata dal dirigente Pier Giovanni Rodriquez, è riuscita a riportare la calma, ad ammanettare il ladro e a trasferirlo prima in ospedale e quindi in carcere, a disposizione della Procura di
Pordenone.
Paolo Stocchi ha riportato contusioni toraciche ed è stato giudicato guaribile in 30 giorni.
Nel veicolo dell'uomo, parcheggiato poco distante, c'era attrezzatura per lo scasso e un sofisticato sistema di effrazione che consentiva di violare anche numerose porte dotate di blindatura.
Gli investigatori, intervenuti con la squadra volante e la polizia scientifica, stanno raccogliendo le testimonianze del derubato e quella dei coinquilini.
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