Blitz dei Nas nei ristoranti Rilevate 42 violazioni

UDINE. Trecento persone, a fine luglio, hanno dovuto uscire da un ristorante dalla Bassa friulana che è stato chiuso dai carabinieri del Nas e da personale dell’Azienda sanitaria per gravi carenze igienico-sanitarie: nei magazzini, infatti, sono stati trovati escrementi di roditori, insetti morti e sporcizia.
Questo controllo, come si legge in una nota diramata dal comando generale del Nas, rientra nell’operazione “Buone vacanze” condotta a livello nazionale dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità. I militari hanno effettuato una vasta azione di monitoraggio nel settore alimentare, concentrandosi su quelle strutture che aumentano, in questo periodo di vacanze, le proprie attività: ristoranti, agriturismi, alberghi, stabilimenti balneari, punti di ristoro autostradali, aziende di produzione di alimenti destinati all’immediato consumo. Secondo le statistiche, infatti, durante le ferie estive il 50% degli italiani mangia di più e almeno tre volte alla settimana lo fa fuori casa.
Il ristorante della Bassa (di cui non è stato fornito il nome) è stato sottoposto a chiusura immediata mentre era in corso anche un banchetto. Il personale dell’Azienda sanitaria ha poi dato precise indicazioni alle quali il titolare ha dovuto adeguarsi per poter riaprire. In quell’occasione sono stati sequestrati 1.700 chilogrammi di pomodori e 1.500 bottiglie d’acqua per evitare qualsiasi rischio di contaminazione dovuto alla presenza di animali infestanti.
Come hanno sottolineato gli investigatori, quello appena descritto non è l’unico caso. In diversi altri locali, infatti, dalla montagna al mare, sono state trovate dispense in condizioni davvero preoccupanti dal punto di vista igienico sanitario. In un altro locale, per esempio, gli insaccati erano conservati in sacchetti dell’immondizie. In un altro ancora c’erano numerosi tagli di carne totalmente avariati che emanavano un odore nauseabondo.
Complessivamente, i Cc friulani hanno effettuato 127 ispezioni, chiuso 4 ristoranti in tutta la Regione, rilevato 42 violazioni amministrative e segnalato alle autorità 41 persone (37 per violazioni amministrative e 4 per violazioni penali). Inoltre, sono stati posti i sigilli a 2.830 tonnellate di alimenti in cattivo stato di conservazione o perchè privi di indicazioni sulla provenienza. A livello nazionale, i militari hanno ispezionato 4 mila locali e nel 30% dei casi sono emerse irregolarità. In totale, sono stati sottratte alla rete distributiva oltre 2.000 tonnellate di alimenti e bevande irregolari o potenzialmente pericolosi per la salute (in cattivo stato di conservazione, alterati, invasi da parassiti, non correttamente etichettati, detenuti in strutture non autorizzate e/o da aziende prive di autocontrollo o di sistema di rintracciabilità), per un valore di circa 3.5 milioni di euro.
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