Bimbo di 10 mesi spirato in ospedale, l'autopsia: colpito sindrome della morte improvvisa infantile

BRUGNERA. Si chiama sindrome della morte improvvisa infantile, Sids il suo acronimo, e causa più di mille decessi in Italia ogni anno nei bambini fino a dodici mesi di vita. È stata la Sids, conosciuta anche come morte in culla, a portare via ai suoi cari il piccolo Lorenzo Ortolan, dieci mesi, di Gaiarine. È quanto ha stabilito l’autopsia eseguita ieri mattina dal medico legale Giovanni Del Ben, consulente della procura.
Sabato, durante l’ispezione esterna all’obitorio di Pordenone, non erano emerse manifestazioni di un’asfissia acuta ed era stato escluso che il piccolo fosse rimasto incastrato nelle cinghie di sicurezza del passeggino. Il bimbo, ospite dai nonni materni Romeo e Maria Teresa Da Ros a Brugnera, si era appisolato sul passeggino venerdì pomeriggio.
Poi la tragedia improvvisa, la corsa in ambulanza verso l’ospedale, i tentativi di rianimazione protratti per quaranta minuti, la speranza dei nonni e di mamma Lara e papà Andrea che lascia il posto a un dolore infinito, il necessario lavoro degli inquirenti per dare risposta alla domanda che si fa strada nei cuori di tutti: perché?
Gli scrupolosi accertamenti medico-legali delegati dal pm Monica Carraturo al consulente Del Ben hanno consentito di escludere profili di responsabilità: il decesso del piccolo è stato causato da un arresto cardio-respiratorio del tipo Sids. Una tragica fatalità che nessuno, tantomeno i nonni ai quali il piccolo era affidato, avrebbe potuto prevedere o impedire. La procura darà il nulla osta per la sepoltura.
In caso di morti improvvise, specie in tenera età, la prassi prevede l’apertura di un’indagine. Per avere conferma dell’ipotesi di morte per cause naturali si è resa necessaria l’autopsia.
Agli occhi esperti dell’anatomopatologo il lieve segno, di pochi centimetri appena, notato sulla parte destra del collo del bimbo, che aveva suscitato i dubbi iniziali negli inquirenti, è stato catalogato come ininfluente rispetto al decesso: non era un solco profondo ed era parziale rispetto al collo.
Il medico legale ha appurato che il segnetto, assimilabile alla piega sulla pelle che lasciano per esempio un cuscino o le lenzuola al risveglio, era stato lasciato dal bordo dell’imbragatura del passeggino, sulla quale il bimbo aveva appoggiato il capo presumibilmente per alcuni minuti.
La diagnosi di morte bianca può essere fatta solo per esclusione, dopo aver eliminato ogni altra ipotesi. La sindrome colpisce i bambini nel sonno, all’improvviso, e non trova alcuna spiegazione scientifica. Dopo i sei mesi si verifica raramente. Ma accade. La sua inspiegabilità accresce lo sgomento.
Il dramma vissuto dalla famiglia di Lorenzo ha toccato profondamente le comunità di Brugnera e Gaiarine. «Siamo tutti vicini ai nonni e ai genitori – ha detto il sindaco Renzo Dolfi –. Una notizia così straziante non si vorrebbe mai sentire». —
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