Bibione protesta per il casello, c’è il rischio paralisi sulla A4

Attacco alla Regione Fvg: i turisti sono a disagio per i cartelli in friulano
VENEZIA.
La viabilità per Bibione è scarsa e poco chiara: per questo gli albergatori del centro balneare veneto annunciano azioni di protesta. Il presidente della categoria, Gianni Carrer, e gli operatori turistici bibionesi guidati dalla presidentessa dell’Abit Sabrina Visentin, criticano Autovie venete e la Regione Fvg, minacciando di provocare rallentamenti al traffico verso Lignano già nel prossimo fine settimana. Questo perché «mancano indicazioni adeguate per Bibione, ben sapendo che al nuovo casello di Latisana più della metà delle uscite riguarda turisti diretti a Bibione».


Gli albergatori annunciano anche che nel fine settimana provocheranno disagi e rallentamenti lungo le strade per Lignano per protesta e per far capire i problemi che hanno i turisti diretti a Bibione.

Ieri è stata convocata una conferenza stampa per parlare di ritardi nella realizzazione del nuovo casello di Bibione, ma nella sede dell’Aba gli albergatori di Bibione hanno puntato il dito contro la concessionaria autostradale Autovie Venete e il commissario per la terza corsia e presidente della Regione Fvg, Renzo Tondo. Carrer e Visentin, spalleggiati dall’ultimo presidente dell’Apt di Bibione, Francesco Panzarin, hanno avanzato le accuse il giorno dopo le dichiarazioni del capogruppo del Pd in consiglio regionale, Gianfranco Moretton, secondo il quale mancherebbero i fondi per la realizzazione della terza corsia sull’autostrada A4.


A Bibione, hanno precisato gli organizzatori dell’incontro, gli operatori sono stanchi di dover spiegare qual è l’alternativa migliore per evitare le code. Ma tra le diverse notizie ha colpito quella sottolineata da Francesco Panzarin, secondo il quale «non esiste al momento alcun progetto sul casello di Bibione. Ci dicono che il termine dei lavori – ha spiegato Panzarin – è stato fissato nel 2013, ebbene deve essere ancora appaltato il progetto».


Il casello di Bibione, che dovrebbe sorgere in località Alvisopoli a Fossalta di Portogruaro, risolverebbe molti problemi, anche nei mesi invernali. Lo stesso Panzarin ha rivelato come «più della metà delle uscite a Latisana riguarda turisti diretti a Bibione. Turisti – ha aggiunto - che purtroppo sono costretti ad attraversare le frazioni di Latisana, come Picchi o Latisanotta, talvolta su strade strette e inadeguate, per giungere fino a Bibione. Cosa fa il commissario della terza corsia Tondo? Autovie gestisce la A4 anche in Veneto, deve investire di più nella nostra regione. Bibione è la porta del Veneto».


Sabrina Visentin, presidentessa dell’Abit, che organizza iniziative turistiche, ha spiegato l’imbarazzo degli operatori. «Raggiungere dal casello di Latisana la località di Bibione è diventata un’ardua impresa, tanto che la maggior parte dei turisti impiega per colpa delle code ben 2 ore». Gianni Carrer, presidente degli albergatori, rincara la dose, ponendo l’accento anche sulla toponomastica.


«Potrebbero spendere meglio i loro soldi questi friulani. Immagino la reazione del turista tedesco che legge sui cartelli stradali Puart (Portogruaro, ndr) o Bibion. A parte che vorrei proprio capire chi è la persona che ha indicato il nome friulano di Bibione in Bibion. Il disagio dei turisti che arrivano a Bibione è evidente. Allora visto che le cose stanno così – ha annunciato Carrer – dai prossimi week-end, rispettando le norme del codice della strada, creeremo rallentamenti verso Lignano. Per dimostrare quanti disagi devono sopportare i nostri turisti per arrivare a Bibione».


La protesta segue di un anno la lettera di fuoco spedita da Giorgio Vizzon, sindaco di Bibione e già comandante della polizia locale a Lignano, ad Autovie. Oggetto del contendere le indicazioni per Bibione sull’autostrada A4. Quelle attuali sono «piccole e gialle» per Francesco Panzarin.


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