Bestemmia sul palco, cantante multato Protesta l’Uaar: «Sanzione anacronistica»
«La bestemmia può essere oltraggiosa e di cattivo gusto, oppure fuori luogo, ma non dovrebbe essere sanzionata perché ciò rappresenta una palese limitazione della libertà di pensiero dell’individuo»....
«La bestemmia può essere oltraggiosa e di cattivo gusto, oppure fuori luogo, ma non dovrebbe essere sanzionata perché ciò rappresenta una palese limitazione della libertà di pensiero dell’individuo». Con queste parole il Circolo Uaar di Pordenone (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) commenta la multa comminata al cantante ferrarese Giorgio Canali per le bestemmie pronunciate alla Fiera della Musica di Azzano Decimo il 29 luglio. Secondo il circolo l’articolo 724 del Codice penale è una «norma vaga, dai contorni sfumati. «Nel 2014 persino dall’Onu sono emerse richieste di abrogare ogni legislazione anti-blasfemia – prosegue il Circolo nella nota –. La permanenza dell’illecito amministrativo di bestemmia nel Codice penale è anacronistica».
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