«Bersaglieri fieri di avere fatto la leva nel Pordenonese»

Tanti applausi ai fanti piumati in trasferta a Matera «La nostra città conosciuta e amata anche per questo»

Oltre duecento fanti piumati della provincia di Pordenone hanno partecipato al raduno nazionale dei bersaglieri a Matera. Affrontando un lungo viaggio, hanno raggiunto la Basilicata per partecipare alle tante iniziative che hanno reso questo evento indimenticabile.

«Ma ne è valsa la pena – raccontano –, visto che ha permesso di scoprire Matera, la città dei sassi e che giustamente è stata designata Capitale europea della cultura 2019».

Sveglia all’alba, domenica, perché molti radunisti della Destra Tagliamento hanno dovuto affrontare lunghi percorsi per raggiungere la zona dell’ammassamento.

Dopo i discorsi ufficiali e alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, ecco la sfilata di corsa sotto le tribune e tra due ali di folla. Con in testa la Fanfara del Friuli, hanno sfilato il medagliere regionale, scortato dal presidente Giuseppe Iacca; a seguire i labari delle sezioni col presidente provinciale Alfredo Imbimbo affiancato dall’assessore all’urbanistica di Pordenone Cristina Amirante, in rappresentanza dell’amministrazione comunale. «Un successo particolare per quest’ultima – dicono i radunisti – che ha riscosso innumerevoli consensi e applausi dalle moltissime persone sul percorso, in particolare dalle signore. Ma applausi scroscianti sono giunti dai tanti che leggevano il nome Pordenone e ci tenevano a ricordare che anche loro avevano fatto il servizio militare in questa città».

Fieri ed orgogliosi, i bersaglieri della Destra Tagliamento hanno sfilato al passo di corsa con le piume al vento: le sezioni di Pordenone, Prata, Azzano Decimo, Fiume Veneto, Zoppola, Cordenons, San Vito Al Tagliamento, al ritmo della fanfara. Bersaglieri contenti di far parte di questo glorioso corpo che dal 1836 ha percorso e fatto la storia d’Italia, e contenti anche di rappresentare le migliaia di giovani italiani che hanno svolto la leva obbligatoria nella provincia di Pordenone.

Una nota di colore: dalla sezione di Pordenone è stata portata in anteprima la mascotte del prossimo raduno a Roma nel settembre 2020, lorsetto “Romoletto”.

Nella giornata precedente i bersaglieri della provincia di Pordenone si erano recati al Sacrario militare dei caduti d’oltremare a Bari per rendere onore con un mazzo di fiori a quanti hanno perso la vita per la Patria fuori dai confini italiani. Nel Sacrario sono conservate 75 mila salme di militari italiani di cui 45 mila di militi ignoti. Appuntamento del 2020, dunque, nella Capitale. —

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