Bersaglieri a “Portobello” col cappello ricomparso

I fanti piumati e la fanfara dell’11º reggimento bersaglieri di Orcenico sono stati protagonisti, sabato sera, di una delle storie presentate alla prima puntata della riedizione di Portobello, il famoso e insuperato format televisivo ideato da Enzo Tortora, ora condotto da Antonella Clerici.
Bersaglieri lo si è sempre e il bel cappello piumato è tutto per un bersagliere. Ma Maria, moglie di Michele Alfano, di Santa Maria La Carità, vicino Napoli, non lo sapeva quando, riordinando la cantina, ha trovato impolverato e lacero quel cappello e ha pensato di buttarlo via.
Durante una cena a casa tra amici Michele, parlando del suo trascorso di diciannovenne alla leva nel 1989 all’8º Brigata meccanizzata Garibaldi di Pordenone, lo voleva mostrare agli ospiti, ma la moglie Maria ha confessato di «averlo buttato nel cassonetto. E lui non mi ha più parlato». Da qui un grande senso di colpa e la ricerca di trovare un rimedio con la decisione di rivolgersi alla trasmissione, anche perché «nessun bersagliere sarebbe disposto a cedere il proprio cappello».
Ed ecco la sorpresa con l’entrata trionfale nello studio della Fanfara dell’11º reggimento bersaglieri di Orcenico al ritmo della marcia “Flik flok”. «Ovviamente era impossibile recuperare il cappello dalla spazzatura – ha esordito Antonella Clerici –, ma abbiamo trovato il suo comandate, l’allora capitano Vito dell’Edera, ora diventato generale». Così, a 28 anni dal congelo, il generale consegna un cappello nuovo fiammante che è stato indossato in diretta, con somma soddisfazione di Michele e della moglie. Ma c’è un’altra sorpresa, con il generale Nunzio Paolucci che consegna una tessera personale al bersagliere Michele Alfano, con invito ai raduni nazionali che si terranno a Matera nel 2019 e a Roma nel 2020. –
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