Basta “pigotte”, le ballerine dei Danzerini producono le mascherine per gli avianesi

Le hanno realizzate e regalate al Comune. Il sindaco: «Un grande gesto». Gasparetto: «Fai solidarietà e vivi meglio» 

la storia

sigfrido cescut

Il coronavirus si batte anche con la solidarietà. Lo insegnano le “ragazze” del Gruppo folcloristico “Federico Angelica” di Aviano: artiste, ballerine che, in questi giorni, diventano sarte. Producono mascherine da donare al comune, utili ai tanti usi legati all’emergenza.

Per le volontarie del “Federico Angelica”, fare beneficenza non è l’eccezione ma la regola. Fantasiose, intraprendenti, hanno sempre creato cose utili al prossimo, soprattutto per chi ha più bisogno. Fino a ieri erano impegnate a produrre bambole in pezza dai variegati costumi avianesi per raccogliere fondi pro Unicef e ora, ogni giorno, preparano le mascherine anti Covid-19. Sono conosciuti in tutto il mondo i corpi di ballo del gruppo (dai bambini ai veterani) che, ogni anno, si affermano sui palcoscenici internazionali e durante il Festival del folklore di Aviano.

Oltre che come artisti del folklore, i danzerini avianesi sono conosciuti quali ambasciatori dell’Unicef nel mondo. L’incarico ufficiale è stato conferito al “Federico Angelica” dall’Unicef regionale e del pordenonese sul palco del Festival del folklore di Aviano, nell’agosto 2014. Le motivazioni si sono legate al passato, al presente del gruippo e alla storia stessa del festival avianese. Durante la kermesse agostana, assieme al grande palco dove si esibiscono nelle loro danze i gruppi folcloristici di tutto il mondo, in piazza Duomo non manca mai lo stand per raccogliere fondi pro Unicef, vendendo le tradizionali bambole di pezza, le “pigotte”, vestite con i costumi avianesi. Sono bambole di tutte le dimensioni in costumi sia femminili che maschili, dall’inizio dell’800 a oggi. L’Unicef investe in vaccini per l’infanzia del Terzo mondo quanto ricavato da quelle bambole di pezza, cucite a mano con tanta passione. Ogni anno, grazie alla vendita delle pigotte in costume, vengono vaccinati migliaia di bambini.

Forti di quella loro esperienza, le sarte del “Federico Angelica”, in questi giorni si sono messe a produrre mascherine antivirus, ricevendo il plauso del sindaco Ilario De Marco.

«Il dono di mascherine che abbiamo ricevuto – dice il sindaco – oltre a essere utile per la nostra comunità è carico di significati. In questi giorni così difficili è positivo sapere che, con altruismo e determinazione, le sarte del “Federico Angelica”, creando le mascherine antivirus, si adoperano per la comunità avianese».

Altrettanto esplicito è il ringraziamento alle volontarie di Michele Gasparetto, presidente del gruppo folcloristico. «Se dai solidarietà – afferma Gasparetto –, ne ricevi tanta. Così è stato per il nostro gruppo dopo la tragedia che ci ha colpito a Larissa, in Grecia (7 morti, decine di feriti) a causa dell’incidente che coinvolse il pullman mentre nel maggio 1979 ci recavamo a Creta per il Festival. Si vive meglio – conclude Gasparetto – adoperandosi per il prossimo». —

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