Base, discarica sotto controllo

Aviano, sarà attivato un sistema di rilevamento per verificare che non ci siano forme di inquinamento

AVIANO. Non sarà bonificata la discarica di inerti che si trova all’interno della base, ma sarà installato un sistema di rilevamento per verificare che non ci siano forme di inquinamento. E’ l’accordo raggiunto tra la base, il Comune e gli altri enti che sono stati coinvolti nella questione, che affonda le radici al momento della costruzione della pista per gli aerei. «Erano gli anni 50 e per livellare le pendenze fu realizzata una sorta di cava all’interno dell’aeroporto, da cui venne prelevato materiale ghiaioso – afferma il sindaco Stefano Del Cont Bernard –. Negli anni 60 e 70 la cava fu utilizzata come luogo di smaltimento per materiali inerti».

La cava, con il tempo, si è trasformata in una vera e propria discarica e oggi contiene circa 100 mila metri cubi di materiale. All’epoca del suo utilizzo peraltro non c’era una normativa in materia. Normativa che, invece, risale agli anni 80-90, quando la questione è diventata di competenza della Regione. «Un paio di anni fa – prosegue il primo cittadino – il procedimento è stato declassificato e gli adempimenti di legge sono stati demandati al Comune di Aviano». Del Cont Bernard chiarisce che la vicenda è approdata sulla sua scrivania quando già Regione e Provincia avevano fatto rilevamenti per verificare che non ci fossero forme di inquinamento del suolo, con esito negativo.

E proprio sulla strada del monitoraggio continuo adesso si intende proseguire, essendo difficoltoso rimuovere tutto il materiale. «A noi – sottolinea il sindaco – la questione è arrivata come zona da sottoporre a bonifica, ma non sarà così. Con Regione e Arpa abbiamo concordato di avviare un procedimento che prevede una pluriennale attività di monitoraggio con appositi pozzi. Qualora questi controlli dovessero riscontrare presenza di sostanze inquinanti, la bonifica avverrebbe solamente nelle aree interessate». Scelta fatta anche per la difficoltà di individuare un altro sito nel quale spostare gli inerti. «Sarebbe illogico – spiega il primo cittadino – rimuoverli da una discarica per portarli in un’altra. Dovremmo individuarne una in grado di ricevere tutto il materiale: un costo enorme per l’operazione».

Nelle riunioni che si sono susseguite in queste settimane è stato predisposto il progetto per il sistema di monitoraggio, impostato dai tecnici della base, e nell’arco di un paio di mesi si conta di concludere l’iter. «Su questo argomento – conclude il sindaco – abbiamo trovato la massima collaborazione da parte delle autorità americane».

Donatella Schettini

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