Basaldella, si è spento a 86 anni l’imprenditore Duilio Bacchetti

Fondò nel 1963 l’officina di via Adriatica di cui oggi è titolare il figlio Cristian Animatore del Gruppo alpini, tifava Udinese. Oggi alle 11 l’ultimo saluto 



È mancato a 86 anni Duilio Bacchetti, fondatore dell’officina meccanica di via Adriatica a Basaldella, dove ha lavorato fino a qualche anno fa, quando una malattia ne ha vinto la forte fibra.

Grande il dispiacere nella frazione di Campoformido e oltre, per la perdita di un imprenditore capace, un uomo che per tutta la vita si è dedicato a lavoro e famiglia. Duilio era nato a Casali San Sebastiano, quarto di cinque fratelli e orfano di padre a 3 anni. L’aveva cresciuto la madre con tanti sacrifici, dal nonno Buiatti aveva imparato ad aggiustare bici.

Da qui la passione per la meccanica e la capacità forte di dedizione agli impegni, che l’ha portato a trovare lavoro a Udine in una ditta che si occupava di revisione dei motori.

Lo prese in simpatia il professor Brisighelli, che lo avviò alla scuola serale per meccanici riparatori di veicoli alla scuola d’arti e mestieri Giovanni da Udine, che da Basaldella raggiungeva a piedi, dal 1950 al 1952. Venne l’ora del servizio militare: a Roma i superiori capirono subito le sue potenzialità e lo destinarono a Cecchignola per insegnare alle reclute a riparare i camion militari.

Lo volevano tenere in ferma, ma lui volle tornare a casa per sostenere la madre. Lavorò alla Cisa, ditta con cui come addetto alla manutenzione mezzi girò l’Italia. E così aveva acquisito sufficienti esperienze per mettersi in proprio e nel 1963 avviò l’officina di cui ora è titolare il figlio Cristian, mentre il maggiore, Vittorio, dopo aver collaborato nell’azienda di famiglia, ha preso altra strada nel settore dell’elettronica.

«Duilio ha lavorato giorno e notte, il lavoro era la sua passione – rileva la moglie –. Così fino a 80 anni, quando si sono manifestati i sintomi di una malattia professionale dovuta all’esposizione dei vapori di saldatura, per cui una volta non ci si riguardava».

Curato all’ospedale di Udine, aveva avuto qualche miglioramento da una cura sperimentale, che però non è stata risolutiva. Con Annamaria, anche lei originaria di Basaldella, Duilio ha trascorso 59 anni di felice matrimonio e altrettanti di progetti portati avanti insieme. Nel poco tempo libero, tifava Udinese, seguendo la squadra partita per partita.

Assiduo frequentatore del gruppo Ana, non mancava ai raduni nazionali. Saranno proprio gli amici alpini a fare ala al funerale, oggi alle 11 nella parrocchiale di Basaldella. —

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