Baristi e camerieri senza mascherina, clienti che non rispettano le distanze e auto in divieto di sosta: raffica di multe a Lignano

LIGNANO. C’erano baristi e camerieri che non indossavano la mascherina e c’erano, poi, clienti che non rispettavano le distanze facendo appioppare ai gestori una multa. C’era anche chi, in spiaggia, ha tentato di farsi un bagno di sole fin troppo attaccato all’asciugamano del vicino e chi, invece, ha lasciato la macchina in divieto di sosta.
Fra sanzioni dovute ai controlli anti-Covid e multe staccate a causa della sosta selvaggia, la Lignano del Ferragosto ai tempi del coronavirus ha contato una raffica di interventi messi a segno dalle forze dell’ordine e «potenziati per l’occasione soprattutto al fine di promuovere un’attenzione sempre più alta per il rispetto delle misure atte a evitare o, quantomeno, a prevenire il contagio dal virus – spiega Alberto Adami, comandante della Polizia locale di Lignano –. Le persone stanno abbassando la guardia e noi, visto che la curva dei contagi da Covid-19 sta salendo nuovamente, potenzieremo le verifiche della temperatura con gli occhiali a infrarossi».
La nottata di Ferragosto è stata impegnativa anche per i soccorritori che sono stati costretti a intervenire per assistere frotte di minorenni ubriachi: «Dispiace ci siano stati episodi di questo tipo – chiosa il sindaco Luca Fanotto –: serve un divertimento equilibrato e senza eccessi».
Inoltre, dislocati su tutto il territorio, Polizia di Stato, carabinieri e municipale hanno contato una pioggia di operazioni legate soprattutto agli assembramenti.
«L’attenzione deve rimanere alta per non trovarci in situazioni già vissute con totali o parziali chiusure delle attività – ammonisce Fanotto –. Criticato da tutti, mi sono assunto la responsabilità di chiudere la spiaggia, prima, e di non organizzare i fuochi d’artificio a Ferragosto, poi: mi sembrava doveroso e coerente rimandarli visto che non avremmo potuto assicurare il rispetto delle misure. La spiaggia – continua – era sold out ma il rigore è stato premiato».
E Massimo Brini, assessore al Turismo e alla Polizia locale, aggiunge: «La migliore precauzione è sempre di evitare assembramenti anche se in questi giorni il pieno registrato dalla località non favorisce il distanziamento sociale richiesto. L’appello – sottolinea – è di igienizzare le mani, osservare le distanze e usare la mascherina».
Proprio domenica 16 agosto a tre dipendenti di due locali lignanesi, uno di Pineta e l’altro di Sabbiadoro, sono state comminate multe di 400 euro ciascuno per essere stati pizzicati a non indossare la mascherina. In più, un altro bar di Sabbiadoro (sito in viale Italia) ha ricevuto una doppia multa: non facendo rispettare le distanze ai propri clienti, è stato sanzionato per due volte nel giro di pochi giorni.
Lasciate per lo più davanti ai passi carrabili, sono numerose le auto lasciate parcheggiate in divieto di sosta: «Abbiamo dovuto comminare una raffica di sanzioni, soprattutto a Riviera e a Pineta, a seguito delle lamentele della gente», spiega Adami.
E passando dai viali del centro città alla costa, gli agenti sono scesi in spiaggia per gli interventi anti-assembramento svolgendo, nel particolare, attività preventiva. “Ci siamo concentrati soprattutto a Sabbiadoro all’altezza dell’ufficio spiaggia 1 bis già dal mattino di modo che non si creasse la calca di bagnanti sulla battigia” afferma il comandante.
Non solo: in divisa o in borghese, gli agenti hanno anche dato seguito agli interventi per contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale: solo sabato è stata sequestrata parecchia merce (come asciugamani, occhiali da sole e bracciali) a una manciata di venditori abusivi. —
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