«Bare “esplose”, colpa dei loculi»

Sacile, dopo gli episodi a Cavolano parla un “esperto”: i lavori nei cimiteri sono stati fatti male

SACILE. Esplosioni di bare a Cavolano, interviene nella polemica suscitata dal triste ultimo episodio uno che se ne intende, Maicol Frè, titolare di imprese di pompe funebri nel pordenonese e in provincia di Treviso. L’ha fatto attraverso una lettera “di fuoco” che ha trasmesso anche all’ufficio cimiteriale del comune di Sacile.

«Non si può colpevolizzare la nostra categoria – scrive Frè nella missiva –, sono dispiaciuto che nessun altro mio collega abbia avuto il coraggio di farsi avanti sulle esposizioni spesso errate di tali accaduti; contesto vivamente tali maldicenze con solidi argomenti. Innanzitutto il termine “esplosione” è scorretto, perché fa pensare a qualcosa che non si verifica, ma semplicemente si può parlare di piccola perforazione dello zinco a causa di corrosione dovuta ai liquidi di decomposizione».

Frè rispolvera tutta una serie di norme che, secondo lui e i colleghi, devono essere rispettate. «Le solette orizzontali devono essere dimensionate per un sovraccarico di almeno 250 chilogrammi al metro quadrato. Le pareti dei loculi, sia verticali che orizzontali, devono avere caratteristiche di impermeabilità ai liquidi ed ai gas ed essere in grado di mantenere nel tempo tali proprietà. I piani di appoggio dei feretri devono essere inclinati verso l'interno in modo da evitare l'eventuale fuoriuscita di liquido. La chiusura del tumulo deve essere realizzata con muratura di mattoni pieni a una testa, intonacata nella parte esterna».

Frè si rivolge quindi alle amministrazioni pubbliche, non solo quelle di Sacile. «Nessun cofano di legno è previsto debba arginare i liquidi di decomposizione. La funzione temporanea di contenimento viene svolta dal cofano interno di zinco. Faccio presente che i tempi di decomposizione dei cadaveri, la quantità e l’acidità dei liquidi organici prodotti, il tipo di reazione a contatto con i materiali, sono estremamente variabili e diversi da caso a caso, influenzati da calore, umidità ed altri fattori. Nel mio ufficio sono a disposizioni tesi di laurea su “Corrosione anticipata dello zinco: cause ed effetti” e altre documentazioni ma resto a disposizione per ulteriori chiarimenti». (r.p.)

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