Bambini maltrattati all’asilo, maestra patteggia un anno e mezzo

ZOPPOLA. È arrivata la prima sentenza scaturita dall’indagine della Compagnia dei carabinieri di Pordenone che lo scorso marzo aveva portato al sequestro della materna e asilo nido “La piccola perla” di Orcenico, struttura privata dove secondo l’accusa si erano verificati ripetuti casi di maltrattamento nei confronti dei bambini.
Quattro le maestre indagate per maltrattamenti (due delle quali con posizioni ritenute marginali dagli investigatori), più una cuoca la cui posizione nel frattempo è stata archiviata.
Ha scelto la strada del patteggiamento, difesa di fiducia dall’avvocato Aldo Masserut, la più giovane delle insegnanti coinvolte: Nicole Gallo, ventenne al suo primo incarico. La pena concordata è di un anno e 6 mesi, con sospensione condizionale. Il Gip era Monica Biasutti.
Alla ventenne insegnante venivano contestati un numero limitato di episodi e non atti violenti. Il lavoro portato avanti dalla difesa è consistito anche in una minuziosa analisi della documentazione filmata per far emergere una ricostruzione in grado di escludere comportamenti aggressivi e violenti (compresi quelli solo verbali, come le urla rivolte ai bambini), ridimensionando così il ruolo della ragazza. Ora, uscita di scena con il patteggiamento, la giovane insegnante potrà mettersi alla spalle questa brutta esperienza.
I filmati erano stati registrati nell’asilo dalle telecamere nascoste installate dai carabinieri nell’ambito dell’indagine.
Intanto prosegue il lavoro investigativo della Procura (il fascicolo per maltrattamenti aggravati è affidato al pm Andrea Del Missier), così come quello delle difese. L’avvocato Alberto Cassini, che assiste di fiducia la maestra 46enne Antonella Benedet (socia della cooperativa che gestiva la scuola dell’infanzia), ha affidato l’incarico a un docente universitario di esaminare il filmato di poco più di 60 secondi (diffuso anche dai media) nel quale sono condensati i casi ritenuti più rilevanti dalla pubblica accusa «per stabilire se in quella breve sequenza di immagini – puntualizza il legale – siano ravvisabili aspetti penalmente rilevanti».
«Del resto – aggiunge –, c’è da riflettere sul fatto che due mesi di riprese con telecamere nascoste, otto ore al giorno, abbiano prodotto un risultato così circoscritto. Attendiamo l’esito di questa consulenza tecnica entro la fine di dicembre».
La tesi difensiva è che non si sia trattato di maltrattamenti, ma di reazioni legate a momenti di esasperazione. «Per anni in quella scuola sono passati centinaia di bambini e le famiglie non si erano mai lamentate – ricorda Cassini –. Eppure quello dei maltrattamenti dovrebbe essere un reato seriale, sistematico, non solo pochi episodi circoscritti. Siamo fiduciosi per quanto riguarda l’esito giudiziario e convinti che il tempo sia sempre galantuomo». Quanto all’asilo, la struttura di Orcenico, è stata dissequestrata nei mesi scorsi.
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